Manovra Monti: il Fisco premia autonomi e piccole imprese

di Francesco Mantica

3 Gennaio 2012 10:15

Con la manovra finanziaria 2011 ci sono tre grosse novità  in tema fiscale: alcune buone, altre cattive.
Innanzitutto c’è da registrare come la lotta all’evasione compia un’ulteriore balzo di qualità , in cui viene invertita la prospettiva delle verifiche in modo tale che saranno le movimentazioni bancarie a segnalare gli evasori al fisco.
In secondo luogo viene aumentata la tassazione annuale sui conti correnti aperti dalle società .
In terzo luogo, e a compensare questo tipo di imposizioni, vengono rivoluzionate le regole fiscali di autonomi e micro-imprese. Vediamo come.

Con il nuovo Regime premiale per favorire la trasparenza, introdotto dal d.l. 201 del 6 dicembre 2011, le società  di persone in regime semplificato, le imprese individuali e i lavoratori autonomi saranno esonerati dalle scritture contabili ai fini delle imposte dirette, dovranno adottare il criterio di cassa nella determinazione dell’imponibile ai fini Irpef e verseranno l’imposta sul valore aggiunto in un’unica soluzione annuale. L’opzione, per chi decida di scegliere questo tipo di regime fiscale, sarà  disponibile a partire dal periodo d’imposta 2013.

Il regione premiale sarà  accessibile, secondo quanto previsto dall’art. 10 della manovra, per imprese familiari, associazioni tra artisti e professionisti e società  di persone. Ci sono ovviamente alcune condizioni da soddisfare: a iniziare dall’Unico 2013 devono optare per l’impiego delle nuove regole; inviare telematicamente all’Agenzia delle entrate i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute e i dati relativi ad acquisti e cessioni non rilevanti ai fini IVA; istituire un conto corrente dedicato; rispettare infine i limiti sull’uso del contante (massimo 1000 euro) previsti dalla normativa.

Questo tipo di regime probabilmente è in grado di portare diversi vantaggi a coloro che fanno impresa come attività  personale o abbiano una micro-impresa a seguito delle semplificazioni degli adempimenti amministrativi e l’accelerazione del rimborso dei crediti fiscali. Il passaggio dal criterio di competenza a quello di cassa, poi, può costituire un notevole vantaggio in particolare per i soggetti a regime semplificato, ossia autonomi, imprese individuali e società  di persone con ricavi al di sotto di una certa cifra: i ricavi e i costi, infatti, saranno imputati nel periodo d’imposta di incasso e pagamento; gli adempimenti amministrativi saranno notevolmente diminuiti; il versamento dell’Iva sarà  concentrato in un’unica scadenza.