Sanzioni: aspetto contabile e fiscale

di Nicola Santangelo

18 Giugno 2013 13:00

Le sanzioni vanno imputate al soggetto che ha effettivamente compiuto gli atti illegittimi. Tuttavia, nel caso di colpa lieve e qualora previsto dalle delibere assembleari, l'impresa potrà  sostituirsi a tale soggetto iscrivendo le sanzioni nella propria contabilità . Vogliamo approfondire l'argomento focalizzando l'attenzione sulle principali sanzioni comminate alle imprese e sugli aspetti contabili e fiscali.

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Tipi di sanzioni
Esistono tre differenti tipologie di sanzioni:

  • sanzioni civilistiche: risarcimenti previsti dalla normativa civilistica come ad esempio gli interessi di mora;
  • sanzioni penali: riguardano solo gli imprenditori individuali ovvero le società  limitatamente alle violazioni commesse da soggetti che ne hanno la rappresentanza;
  • sanzioni amministrative: comprendono la maggior parte delle sanzioni relative a violazioni in materia di imposte, tasse e bolli.

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Contabilità 
Sotto il profilo contabile le sanzioni rappresentano componenti negativi di reddito da iscriversi fra gli oneri straordinari o gli oneri diversi di gestione del conto economico. Devono essere rilevate anche qualora non siano state ancora irrogate ma se ne conosce l'esistenza. Nel caso di ammontare incerto deve essere previsto un accantonamento.

Fisco

  • Antitrust: le sanzioni irrogate per violazioni della normativa antitrust sono indeducibili in quanto non inerenti all'attività ;
  • Penali: le penali previste dai contratti stipulati dall'impresa sono deducibili in quanto inerenti all'attività  e non riconducibili ad un comportamento illecito del contribuente;
  • Sanatoria opere abusive: le ammende pagate da un'impresa edile al Comune per sanare opere costruite abusivamente sono indeducibili;
  • Sanzioni per imposte sui redditi: sono considerate assimilate alle imposte e, pertanto, indeducibili;
  • Sanzioni stradali: sono indeducibili in quanto non funzionali alla produzione del reddito.