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Energie rinnovabili: incentivi per impianti solari

di Alessia Valentini

Pubblicato 2 Febbraio 2010
Aggiornato 29 Ottobre 2022 07:32

Energia solare per la produzione di energia? La scoperta dell'acqua calda... e in effetti lo è! L'utilizzo in azienda consente di risparmiare su bolletta di gas e riscaldamento

L’adozione degli impianti termici solari in azienda è stata finora scarsa, a causa dei costi per la realizzazione dell’impianto.

Oggi, tuttavia, i costi sono 10 volte più contenuti rispetto al passato e, soprattutto, si stanno moltipicando gli incentivi pubblici – spesso cumulabili fra loro – per incentivare la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. I vantaggi sono molteplici:

  • Risparmio economico: si azzera la bolletta e si sfruttano agevolazioni e incentivi statali e regionali.
  • Eco-sostenibilità: si elima il ricorso a fonti non rinnovabili quali petrolio, carbone e metano.
  • Eco-compatibilità: si produce energia rinnovabile e pulita, che non produce scorie e inquinanti a beneficio dell’ambiente e della reputazione aziendale.
  • Ottimizzazione: si utilizzano materiali completamente riciclabili come il silicio.

Impianto solare: quale scegliere?

Un impianto termico standard è formato da un sistema di pannelli solari, i collettori (costituiti da vetro solare, strato assorbitore, serpentine per trasporto liquido, isolante, profilo e cassa), che incanalano il calore del sole, lo veicolano tramite apposito liquido contenuto in serpentine integrate e lo “cedono” all’acqua del proprio serbatoio.

Gli impianti possono essere di due tipi: sistemi aperti (il fluido nel collettore è la stessa acqua che poi arriva all’utenza) e sistemi chiusi (con due circuiti separati per il fluido termovettore e l’acqua da scaldare).

In base al modo in cui il liquido circola, si distinguono impianti a circolazione naturale (il flusso si auto-regola grazie a moti convettivi spontanei) e a circolazione forzata (il flusso è guidato da un circolatore e un centralina di controllo), che sono i più diffusi.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i pannelli solari accumulano calore anche in presenza di nubi perché sulla terra arriva più del 50% dell’energia solare, quindi pur non raggiungendo il massimo rendimento si ha comunque un sistema funzionante. Inoltre, la notte il serbatoio isolato termicamente riesce a mantenere per diverse ore il calore dell’acqua.

I pannelli solari si distinguono per livello di temperatura dell’acqua richiesta:

    1. scoperto non vetrato – per piscine;
    2. vetrato piano – per abitazioni;

sottovuoto – per impianti industriali;

  1. ad accumulo integrato – per consumi semplici e immediati;
  2. a concentrazione statica per le medie temperature;
  3. a concentrazione ad inseguimento – il più evoluto e utilizzato per applicazioni a media e alta temperatura.

Installazione: incentivi e detrazioni fiscali

Per fornitura e posa in opera è prevista la riduzione dell’aliquota IVA dal 20% al 10%, come da modifica del punto 127-quinques della Tab. A, parte III del DPR 633/72 introdotta dal D.L. 30/12/93 n. 557 art. 4, comma 1, lettera b) n. 2 e convertito nella L. 26/02/94 n.13.

Il costo iniziale di un impianto base, per un fabbisogno di 4 persone, va dai 3mila ai 5mila euro. Se è prevista l’integrazione per il riscaldamento si va dai 6mila ai 10mila euro.

In generale, un sistema solare termico consente risparmi dell’80% sulla spesa abituale: per un impianto di medie dimensioni, i costi di installazione iniziali sono ammortizzati in 4/5 anni.

In aggiunta è prevista una detrazione IRPEF in quanto l’installazione di impianti solari termici rientra negli interventi di recupero del patrimonio edilizio, su cui la Finanziaria permette di detrarre il 36%, con un tetto per le spese detraibili di 48mila euro.

Attenzione però: la detrazione non è cumulabile con l’agevolazione erogata dallo Stato per gli impianti solari termici, che è una detrazione in conto capitale del 55% in 3-10 quote fino ad un massimo di 60mila euro, di cui possono beneficiare persone fisiche e giuridiche o società di qualunque forma statutaria, come da Art.1, comma 20, Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) e Art 1, comma 346, legge 296/2006 (Finanziaria 2007).

Le modalità di richiesta delle detrazioni e tutte le informazioni utili sono disponibili online sul sito del Ministero per lo Sviluppo Economico.

In alcune regioni è prevista un’ulteriore agevolazione per i privati cittadini cumulabile con le iniziative statali: è il caso della Toscana che garantisce un incentivo fino al 20% delle spese sostenute dai privati per interventi con importo massimo di 5mila euro, secondo la normativa LR n.39 del 24.02.05 “Disposizioni in materia di energia” Delibere Giunta Regionale Toscana n. 1/2006 e n. 120 del 18/02/2008.

Per le piccole e medie imprese, alcune regioni stanziano anche fondi pubblici per finanziare totalmente o parzialmente un impianto solare termico. L’ultimo è quello della regione Lombardia nel 2009, ma periodicamente e dipendentemente dalle risorse disponibili le Regioni emanano nuovi bandi orientati al sostegno delle imprese e allo sviluppo energetico.

Da citare, infine, la possibilità offerta da alcune banche per mutui agevolati nati specificamente per la realizzazione di impianti solari.
I costi di manutenzione sono irrisori: circa lo 0,5% del costo iniziale dell’impianto, grazie alla alta affidabilità raggiunta dalla tecnologia degli impianti.