


La crisi del gruppo assicurativo Fwu Life Insurance, con sede in Lussemburgo, ha colpito circa 100mila risparmiatori italiani, coinvolgendo un controvalore stimato di polizze vita pari a 300 milioni di euro.
La compagnia, attiva in Italia dal 2006 con polizze vita di natura finanziaria (unit linked), è al centro di un procedimento di liquidazione coatta avviato dall’Autorità di vigilanza, dopo il fallimento del piano di rientro per ripristinare i requisiti di solvibilità.
Polizze vita Fwu congelate: riscatto bloccato
Secondo la comunicazione ufficiale del Commissariat aux Assurances (Caa), il piano di risanamento presentato dalla Fwu Life Insurance è stato giudicato fallito a causa del mancato rispetto dei requisiti legali di capitale minimo (Mcr), solvibilità (Scr) e copertura delle passività assicurative.
La compagnia aveva tempo fino al 19 gennaio 2025 per ristabilire i fondi propri ammissibili e garantire la copertura delle passività con attività rappresentative. Tuttavia, il periodo concesso non è stato sufficiente.
Il fallimento della Fwu Life Insurance segue la procedura di insolvenza avviata il 1° dicembre 2024 nei confronti della società madre, Fwu Ag, dal Tribunale di Monaco. Un effetto domino che ha ulteriormente aggravato la situazione della controllata lussemburghese, rendendo evidente l’incapacità del gruppo di adempiere ai propri obblighi contrattuali.
La domanda di scioglimento e liquidazione coatta è stata presentata al Tribunale distrettuale di Lussemburgo. Nel frattempo, le polizze restano congelate e i clienti non possono riscattarle, poiché è ancora in vigore la sospensione dei pagamenti decretata dal Caa il 2 agosto 2024. Questo blocco persisterà fino a una decisione giudiziaria definitiva.
Cosa rischiano i risparmiatori italiani
Secondo Antonio Pinto, responsabile del settore Prodotti finanziari di Confconsumatori, i clienti Fwu dovrebbero sospendere immediatamente i versamenti di ulteriori premi. «Continuare a pagare rischia di alimentare un “buco nero” senza alcuna garanzia di restituzione», ha dichiarato, aggiungendo che le recenti email di sollecito inviate dalla compagnia non hanno alcun fondamento giuridico.
Marco Festelli, presidente nazionale di Confconsumatori, ha chiesto un intervento diretto dell’Ivass, l’Istituto italiano per la vigilanza sulle assicurazioni, affinché venga predisposto un canale di comunicazione con il Caa. Questo permetterebbe ai risparmiatori italiani di accedere agli strumenti di tutela previsti dal sistema lussemburghese, incluso il recupero delle somme versate durante la validità dei contratti.
Confconsumatori ha comunque annunciato che si attiverà per garantire la tutela legale ai clienti Fwu, supportandoli nell’esercizio dei loro diritti nei confronti della compagnia e delle autorità competenti.
Per i risparmiatori coinvolti, la strada verso il recupero delle somme investite sarà però lunga e complessa. La vicenda di Fwu Life Insurance evidenzia ancora una volta l’importanza di un controllo rigoroso sulle compagnie assicurative attive sul mercato italiano, soprattutto quando operano da paesi esteri.