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Trading online: oscurati 473 spazi web truffa, come scovarli

di Teresa Barone

28 Febbraio 2024 10:30

Il falso trading online dilaga: la Polizia di Stato ha oscurato 473 siti che promuovevano investimenti finanziari fraudolenti, ecco come difendersi.

Il fenomeno del falso trading online rappresenta un rischio concreto per molti utenti della Rete, spinti con l’inganno a versare i propri risparmi nell’ambito di investimenti finanziari che si rivelano totalmente fasulli e dannosi.

Trading online: truffe con Intelligenza Artificiale

La Polizia di Stato ha sequestrato e oscurato 473 risorse online relative a siti web, account e annunci pubblicitari veicolati attraverso una nota piattaforma social e mirati a promuovere falsi investimenti finanziari attraverso piattaforme di trading online.

A trarre in inganno gli utenti, inoltre, sono stati spesso video deepfake realizzati mediante tecniche di Intelligenza Artificiale che prevedevano il coinvolgimento di ENI e dei suoi vertici, del tutto estranei a questo tipo di attività.

Le attività abusive riguardano spesso servizi di trading su piattaforme web e strumenti finanziari innovativi come derivati con sottostanti valute, indici di borsa, materie prime e criptovalute.

Come difendersi dai falsi investimenti

La verifica preventiva per i siti che offrono servizi finanziari è invece fondamentale per valutare che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato.

Ricordando la necessità di rivolgersi sempre alle autorità competenti per chiedere supporto in caso di truffe online, inoltre, la Polizia di Stato suggerisce alcune strategie per proteggersi in modo efficace:

  • diffidare delle offerte di investimenti online che promettono guadagni elevati e immediati;
  • non fidarsi delle pubblicità di investimenti che utilizzano loghi di aziende e istituzioni o immagini di personaggi noti;
  • verificare sempre che chi pubblicizza l’investimento sia autorizzato e che la società finanziaria proponente sia registrata presso la piattaforma CONSOB;
  • preferire società finanziarie operanti nell’Unione Europea;
  • assicurarsi che la piattaforma online sia regolare, con Partita IVA e sede legale esistente.