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Bollette Energia: non sempre il Mercato Libero conviene

di Alessandra Gualtieri

19 Luglio 2022 10:30

Luce e gas, dati ARERA sul passaggio dal mercato libero a quello tutelato e sul cambio di fornitore: trend, convenienza e trasparenza delle offerte.

Il caro prezzi che sta interessando i costi dell’energia sta avendo un forte impatto sulle utenze, richiedendo grande prudenza nel passaggio da un fornitore all’altro laddove nel mercato libero le continue offerte invitino a cambiare gestore spinti dall’apparente grande risparmio e da offerte promozionali non sempre trasparenti, nascondendo a volte pratiche commerciali scorrette.

E’ quanto emerge dal Rapporto annuale ARERA, l’Authority italiana dell’energia e del gas, che focalizza l’attenzione sulla difficile congiuntura in atto e sui rischi nascosti per gli italiani alle prese con la liberalizzazione del mercato ed il delicato passaggio da mercato tutelato a libero.

I trend del mercato libero

Il passaggio al mercato libero è comunque un processo avviato da tempo e ormai consolidato. A fine 2021, poco più del 60% dei domestici elettrici e il 71% degli altri clienti connessi in bassa tensione hanno scelto un fornitore nel mercato libero. Per il gas naturale, a fine anno, più del 60% dei clienti domestici risulta già servito nel mercato libero.

Anche le percentuali di cambio fornitore registrate nel 2021 sono in aumento: il 17% dei domestici elettrici, il 12,4% dei domestici gas e il 21% degli altri clienti in bassa tensione.

Offerte non sempre convenienti

Anche nel 2021, la maggior parte dei clienti domestici passati al mercato libero ha scelto contratti a prezzo fisso (più del 90%), anche se l’80% delle offerte fisse è risultato meno conveniente della maggior tutela. Per i clienti domestici che hanno sottoscritto offerte a prezzo variabile, nel 67% dei casi si è finito per pagare di più rispetto al servizio di tutela.

I dati testimoniano che il passaggio dai servizi di tutela al libero mercato spesso non si traduce in un vantaggio economico per il cliente finale.

I rischi di una scelta sbagliata si annidano in un marketing molto aggressivo che spesso scarseggia in trasparenza e fa leva su informazioni incomplete.  Una situazione cui dedicare crescente attenzione, sottolinea ARERA, con azioni di enforcement verso gli operatori e campagne informative tra i consumatori finali.

Per una scelta consapevole, ARERA ricorda la disponibilità del servizio online denominato Portale Offerte permette di valutare sia la convenienza economica sia le caratteristiche delle offerte da comparare.

Operatori sul podio

La classifica dei primi gruppi per vendite totali di energia elettrica al mercato finale nel 2021 (in GWh)

Da tutele a mercato libero: le tappe in calendario

A giugno 2021, per le bollette della luce, si è registrato il passaggio dal regime di maggior tutela per le piccole imprese a quello del mercato libero, con il supporto del servizio a tutele graduali (ossia il servizio di ultima istanza volto a garantire la continuità della fornitura ai clienti senza un fornitore nel libero mercato); circa il 40% di questa platea ha comunque scelto di sottoscrivere un contratto nel mercato libero.

La prossima tappa è prevista a gennaio 2023 e riguarda da un lato le microimprese e gli artigiani per quanto concerne la fornitura elettrica e dall’altro le utenze residenziali per il gas; l’iter della transizione si conclude a gennaio 2024 con il passaggio delle utenze elettriche domestiche.

Questo calendario coinvolge dunque, per la sola fornitura del servizio elettrico, circa 11,2 milioni di consumatori
domestici e 1,7 milioni di utenti non domestici, mentre per le bollette del gas il passaggio al mercato libero coinvolge circa 7 milioni di utenze domestiche.