Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2022, nell’ambito del quale emerge un certo margine di Bilancio pubblico da dedicare a nuove misure espansive (0,5 punti percentuali di PIL per il 2022, 0,2 punti nel 2023 e 0,1 punti nel 2024 e nel 2025). Questo spazio di Manovra, secondo le intenzioni del Governo, sarà utilizzato per un nuovo intervento volto a:
- contenere il caro energia e carburanti per famiglie e attività produttive,
- potenziare gli strumenti di garanzia per l’accesso al credito delle imprese,
- compensare l’aumento del costo delle opere pubbliche,
- ripristinare fondi a copertura del primo Decreto Energia.
Per effetto di questi interventi, la crescita nel 2022 e nel 2023 è stimata al 3,1% e 2,4%), con ricadute positive sull’andamento dell’occupazione. Il Governo ha dichiarato di voler continuare a promuovere una crescita economica elevata e sostenibile e, laddove necessario, intervenire con la massima rapidità a sostegno delle famiglie e delle imprese italiane, come ha ribadito il premier Mario Draghi:
faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie, imprese, per preservare il potere d’acquisto dei salari, delle pensioni.
La guerra in Ucraina ha infatti causato un peggioramento delle prospettive di crescita, su cui pesano l’aumento dei prezzi dell’energia, delle materie prime e dei beni alimentari.
I primi due interventi sono già stati attuati: la proroga del taglio delle accise con lo sconto benzina e altri carburanti fino al 2 maggio ed il rifinanziamento degli eco-incentivi per privati e car sharing, sull’acquisto con e senza rottamazione di auto, moto e veicoli commerciali green. L’obiettivo è anche puntare contenere il crollo della fiducia dei consumatori. Un obiettivo verso cui devono convergere tutti i protagonisti della politica economica:
la fiducia dipende dalla circostanza che stiamo vivendo e dipende anche dalla capacità di esprimere un indirizzo di politica, di economia sui molti fronti che vede il Paese impegnato oggi.
Il riferimento è alle divergenze su alcuni aspetti delle riforma in via di approvazione. Quel che serve oggi, in questo particolare momento storico.
Affermare una governabilità che si esprime con decisione ma soprattutto con unità. L’unità di intenti è ciò che vogliono vedere oggi cittadini.
E’ importante per anche coordinare gli interventi italiani in una cornice europea. Tornando ai prossimi ristori e aiuti, Draghi ha spiegato:
Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell’intervento necessario e come finanziarlo.
L’obiettivo è ripetere l’esperienza di unità nazionale che ha ispirato l’azione di governo durante il periodo della pandemia.