Da una recente indagine realizzata dalla Camera di Commercio di Milano sui dati Istat relativi a residenti stranieri, interscambio e registro imprese relativamente, emerge un boom di imprese con titolare rumeno.
Sarebbero infatti circa 9mila i nuovi piccoli imprenditori in Italia arrivati dalla Romania, quasi 2mila in Lombardia e 600 nella provincia di Milano, dove registrano un incremento del 41% contro il +50% in Italia.
Capolista, per numero di titolari rumeni, la città di Torino con 3.853 imprenditori, battendo Roma che ne conta 3.730 e Milano che risulta terza in classifica.
I rumeni più imprenditivi risiedono invece Firenze dove uno su dieci crea un’impresa, seguita da Verona e Arezzo (uno su 12), quindi da Milano (uno su 14). Tra le prime 15 province l’incremento maggiore (ben +134%) nell’ultimo anno, si è registrato a Lucca e Pavia (+89%).
Sono cinquemila le imprese lombarde con titolare rumeno, per una crescita nell’ultimo anno del 57%, tra le prime 15 in Italia figurano infatti ben quattro provincie lombarde: Milano, Brescia, Pavia e Cremona.
Raffreddati risultano invece i rapporti con la madre terra, le relazioni commerciali con la Romania infatti si sono ridotte in un anno del 3,4% e in particolare per quanto riguarda l’import italiano con un -6% (rispettivamente -4% e -14,5% nella regione lombarda).
Per la maggior parte dei casi (68%) gli imprenditori rumeni in Italia risultano essere di età compresa tra i 30 e i 49 anni, in prevalenza uomini (nove su dieci) ed impiegati nel settore delle costruzioni (80%). Nella metà dei casi risultano titolari di ditte individuali (+57% in un anno in Lombardia), a seguire la carica di amministratori (35% dei casi) che ha visto un incremento del +27% nella sola regione Lombardia.