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Riforma Lavoro: chiamata online con il Modulo Intermittenti

di Barbara Weisz

Pubblicato 28 Novembre 2012
Aggiornato 24 Giugno 2013 12:18

Lavoro a chiamata: Modello Intermittenti e form online sul portale Cliclavoro per la comunicazione obbligatoria del datore di lavoro introdotta dalla Riforma Fornero. Scarica modello e istruzioni.

Per effettuare la comunicazione obbligatoria ai sensi della Riforma del Lavoro, il ministero ha predisposto il Modulo Intermittenti per espletare anche online all’adempimento riservato ai datori di lavoro che assumono a chiamata:

 
Scarica il Modello Intermittenti

Con nota ministeriale del 26 novembre 2012 fornisce le istruzioni di compilazione del form da compilare online o spedire per email o fax, riassumendo quindi tutte le opzioni di comunicazione comunicate con le note del 9 agosto e del 14 settembre 2012. Vediamole.

Comunicazione via mail

L’azienda può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica delle direzioni territoriali del lavoro oppure a intermittenti@lavoro.gov.itAlla mail va allegato il modulo “Uni_intermittente” compilato e salvato in formato XML, con oggetto della mail: Comunicazione chiamata lavoro intermittente.

Ogni singolo modello permette di comunicare fino a un massimo di 10 lavoratori, anche in periodi diversi. Con lo stesso sistema si possono inviare anche annullamenti. Non sono previste mail di conferma, quindi l’azienda deve conservare copia del modello inviato.

Comunicazione online

Il modulo online consente di effettuare la comunicazione per più lavoratori e periodi di prestazione, anche diversi, che devono però riguardare la stessa azienda. Il servizio web è disponibile nell’area riservata alle aziende del portale Cliclavoro > “Gestione intermittenti” previa richiesta al servizio di Help Desk del Ministero del Lavoro e si attende l’autorizzazione.

La pagina di inserimento e gestione delle chiamate di lavoro intermittente consente di effettuare nuove chiamate e di consultare lo storico delle comunicazioni.

Cliccando su “invia nuova comunicazione chiamata lavori intermittenti” appare il form con i campi sul datore di lavoro già compilati (codice fiscale, la denominazione dell’azienda, email). Si clicca quindi su “inserisci una nuova chiamata” attivando la sezione in cui si possono indicare uno o più lavoratori interessati (codice fiscale, data inizio e fine chiamata).

Salvando il tutto, il sistema controlla se sono già presenti comunicazioni relative allo stesso lavoratore per estrapolare il relativo codice. Se non trova nulla bisogna cliccare su “Continua senza codice comunicazione” e poi su “inserisci nuova chiamata“. Infine, si clicca su “invia comunicazione“.

Il servizio prevede anche la possibilità di annullare le chiamate.

L’azienda può accedere al servizio anche attraverso il proprio consulente del lavoro.

=>Approfondisci: la Comunicazione nel Lavoro intermittente dopo la Riforma

Comunicazione via fax

Si invia il fax al numero 848800131. Anche qui, bisogna compilare e allegare il modello “Uni_Intermittente“, conservandolo unitamente al rapporto di consegna.

Comunicazione via SMS

Si invia un sms al 3399942256. Il servizio è riservato solo alle aziende iscritte a Cliclavoro. L’SMS specifica se si tratta di invio di una chiamata o di annullamento, contiene il codice fiscale del lavoratore e deve provenire da un numero di cellulare registrato (perché indicato dall’azienda nel form di registrazione al servizio).

Se l’sms non viene da un numero conosciuto o non è compilato correttamente, la comunicazione non è valida.

Questo sistema si può usare solo per la comunicazione della chiamata di un singolo giorno per un solo lavoratore: la data della chiamata coincide con quella di invio del messaggio. Anche l’eventuale annullamento va quindi comunicato nel medesimo giorno.

La normativa

La comunicazione di lavoro intermittente è obbligatoria ai sensi della riforma del Lavoro (legge 82/2012, art 1 comma 21 lettera b) «prima dell’inizio della prestazione lavorativa o di un ciclo integrato di prestazioni di durata non  superiore a trenta giorni». La violazione dell’obbligo è punita con una sanzione amministrativa da 400 a 2mila400 euro per ciascun lavoratore.

=> Approfondisci come la Riforma del lavoro cambia il contratto intermittente