Tecnomodel: eccellenza italiana tra le Pmi innovative

di Noemi Ricci

26 Novembre 2008 09:00

Come fa una piccola società a imporsi per qualità nella produzione ed eccellenza nella gestione del cliente? Con l'IT. E' il caso di Tecnomodel, vincitrice dello Small Business Excellence Award 2008

La Tecnomodel di Porto Sant’Elpidio (AP) è la vincitrice dello Small Business Excellence Award edizione 2008, il premio promosso da DELL e destinato alle Pmi con meno di 100 dipendenti che impiegano l’innovazione tecnologica a beneficio dei clienti.

Qual è il segreto del successo di Tecnomodel, che da quest’anno è entrata a pieno titolo nella prestigiosa community internazionale di piccole e medie imprese promossa da DELL, con l’obiettivo di consolidare l’eccellenza maturata e condividere le best-practice messe a punto? Ce lo spiega Daniele Scotucci, manager e partner di Tecnomodel SrL.

1) Tecnomodel ha dimostrato di saper utilizzare la tecnologia in modo innovativo: quali miglioramenti nei processi di lavoro hanno incrementato il business offrendo una migliore customer experience?

Quando abbiamo ricevuto la segnalazione del premio Dell dedicato alle piccole imprese innovative, abbiamo subito pensato di rientrare nelle modalità della selezione. Siamo un’azienda davvero piccola – 21 dipendenti in tutto – ma negli ultimi anni, grazie all’adozione dell’IT siamo riusciti a migliorare così tanto i processi da riuscire a gestire clienti di grandi dimensioni nel settore della produzione delle calzature di lusso, con grande vantaggio del nostro fatturato, soddisfazione di tutti.

Il nostro è un settore particolarmente esigente, che richiede a chi è fornitore un livello di interazione con i clienti e tempi di realizzazione dei progetti davvero vertiginosi. Solo la tecnologia poteva permetterci di arrivare dove siamo arrivati.

In questo contesto, che ruolo ha l’IT? Se pensiamo che solo grazie all’IT possiamo permettere a un’orlatrice per calzature di passare da una produzione di 30/40 paia di scarpe al giorno a 400/600 – cosa che abbiamo realizzato proprio noi, come Tecnomodel qualche anno fa – questo già spiega molto. Abbiamo capito che solo grazie all’IT potevamo lavorare fianco a fianco con le grandi aziende che operano nel settore della produzione di lusso, senza lasciarci spaventare dalle nostre piccole dimensioni. Per usare una frase di Michael Dell che ci ha premiato qualche settimana fa a Berlino: «Solo assumendoci il rischio imprenditoriale siamo stati ricompensati e abbiamo incrementato il nostro businessRaquo;.

2) In che modo una piccola impresa di appena 21 dipendenti come la vostra, può trarre vantaggio dall’IT dal punto di vista della competitività e della globalizzazione?

Nel nostro settore la maggior parte delle aziende, siano esse di medie o grandi dimensioni, sono sempre più orientate all’outsourcing. E’ ovvio quindi che un progetto di lavoro come quello che noi proponiamo – snello, rapido, sempre controllabile in ogni fase ed economico – è tutto quel che i clienti vogliono. Siamo piccoli, ma molto competitivi perché abbiamo competenze e processi da proporre davvero unici.

3) La vostra impresa opera nel settore dell’industria calzaturiera, come si inserisce in questo contesto l’utilizzo della tecnologia?

La tecnologia ci supporta in ogni fase della nostra attività che si potrebbe declinare in due fasi: la produzione di prototipi e la produzione di campionario. Senza entrare troppo nel dettaglio tecnico del nostro settore, vorrei fare due esempi che sono molto chiari del vantaggio portato dalla tecnologia nel nostro quotidiano. Grazie alla gestione accurata dei database possiamo creare pallette, ovvero guide automatizzate dove viene indicato ai clienti come applicare i componenti della scarpa da cucire; stessa cosa vale per la produzione di maquette (prototipi in resina) delle scarpe per lo sport e il tempo libero, per le quali prima dell’utilizzo dell’IT era necessario produrre costosissimi stampi.

Ogni parte di un progetto di calzatura è trasferibile in un sistema di storage informatico con grande vantaggio di tutti gli attori della filiera.

4) Il vostro lavoro non si limita a trasferire i bozzetto in progetti Cad/Cam, ma prevede la realizzazione di una documentazione completa, comprensiva dell’analisi dei costi. Può spiegarci i concetti chiave alla base della vostra idea e cosa la rende innovativa?

Non ci siamo limitati a evolvere la base stessa della nostra attività, cioé il trasferimento dei progetti dal bozzetto cartaceo al progetto Cad/Cam – cosa che comunque molte aziende che svolgono il nostro stesso lavoro non sono ancora in grado di fare – ma di realizzare una documentazione completa sui prodotti che permette di venire incontro a qualunque esigenza delle tecniche di produzione – taglio, cucitura, assemblaggio. Il tutto, senza dimenticare l’analisi dei costi, sia globale per ciascun modello di calzatura, che per ciascun componente della scarpa. Ci vantiamo di avere inventato la “carta d’identità della scarpa” della quale i nostri clienti non possono più fare a meno. Il flusso di dati sui quali si lavora per ciascun modello ha subito una enorme accelerazione e una estrema precisione.

5) Quali sono i vostri obiettivi futuri?

Proprio nei giorni antecedenti la consegna dello Small Business Excellence Award ci è stata fatta la proposta per la costituzione di una joint venture. L’idea sarebbe quella di creare un polo tecnologico di ricerca e produzione di prototipi per i grandi marchi in Oriente. Questo premia la nostra scelta di metterci in gioco come imprenditori scegliendo l’IT per trovare nuove strade di competitività.