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Il Governo studia la busta paga pesante per salvare il Natale

di Alessandra Gualtieri

Ecco tutte le misure in arrivo per ridurre le tasse ai lavoratori e aumentare lo stipendio netto in busta paga: subito la tredicesima pesante.

La detassazione delle tredicesime potrebbe arrivare ancora prima della Legge di Bilancio 2024, con un decreto collegato alla manovra economica che permetta fin da subito di applicare l’agevolazione fiscale nelle buste paga di dicembre.

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In realtà le misure allo studio sono diverse, con differenti ipotesi applicative e tempi di attuazione. Vediamo di seguito tutte le anticipazioni fin qui emerse.

Tasse ridotte sotto l’albero a Natale

I tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono al lavoro su una doppia misura: da un lato il taglio strutturale (o per lo meno per tutto il 2024) del cuneo fiscale/contributivo a carico dei lavoratori (ossia la riduzione della ritenuta INPS in busta paga); dall’altro la tassazione ridotta di tredicesima e straordinari/notturni oltre una certa soglia.

Entrambe le agevolazioni (detassazione tredicesime e acconti a rate) sono previste nella Delega per la Riforma Fiscale, quindi destinate ad un decreto attuativo, che a questo punto potrebbe combaciare con il tradizionale decreto fiscale di fine autunno, collegato alla Manovra di Bilancio.

Dipendenti, pensionati e autonomi da tutelare

La platea dei beneficiari dovrebbe essere quella attuale, ossia i dipendenti con reddito lordo annuo fino a 35mila euro (ma si parla anche di una potenziale estensione ai pensionati).

Non solo: oltre alla busta paga pesante si pensa anche ad una rateizzazione degli acconti di novembre per alleggerire il peso fiscale anche degli autonomi (ma su questo punto non ci sono conferme ufficiali).

Per le misure più certe (detassazione tredicesime) si pensa di anticipare con un decreto ad hoc. Potrebbe già arrivare ad ottobre, e contenere anche il Bonus Benzina da 150 euro sempre allo studio del Governo, “una tantum” che dovrebbe sedare gli animi in questi mesi di rincaro carburanti.

Sullo sfondo c’è anche la detassazione dei fringe benefit (ma in questo caso, la norma sarà senza dubbio inserita nella Legge di Bilancio).

Il Governo, nonostante le richieste dei benzinai, non pare intenzionato a replicare le scelte del Governo Draghi riapplicando il taglio delle accise sui carburanti, preferendo la “via semplice” dei bonus occasionali.

Anche perchè le accise servono a finanziare altre misure.

Aumenti in busta paga grazie ad accise e prelievo banche

Sono misure anticipate dal Governo a più riprese, a copertura delle quali sarà utilizzato il tesoretto messo in pancia quest’estate con le accise sui carburanti (ragion per cui l’Esecutivo non vede di buon occhio un nuovo taglio delle accise, volendo reinvestire il relativo gettito in misure a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie).

Stessa sorte per la tassa sugli extra-margini delle banche. La tassa straordinaria sui profitti dovrebbe assicurare  una dote da 2,5 miliardi di euro, tutta destinata a finanziare misure della Legge di Bilancio 2024.