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Bonus Alberghi: sblocco incentivi alle imprese

di Teresa Barone

9 Ottobre 2023 12:10

Verso lo sblocco della cessione del crediti in relazione al Superbonus Alberghi, rimasti incagliati per mancata trasmissione dal Ministero del Turismo.

È in arrivo lo sblocco degli incentivi concessi alle strutture ricettive come previsto dalla Legge 152 del 2021. Ad annunciarlo è stata la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, nel corso di un’interrogazione parlamentare durante la seduta del 5 ottobre 2023.

Il cosiddetto Superbonus Alberghi riguarda le strutture del settore turistico che decidono di realizzare interventi di ristrutturazione e di ammodernamento.

Secondo la normativa, che rientra tra gli interventi del PNRR, è previsto un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute per coprire i costi della riqualificazione delle strutture alberghiere, oltre a un contributo a fondo perduto che può raggiungere anche i 100mila euro.

Beneficiari del bonus sono – in base alla normativa – alberghi, agrituristimi e campeggi, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici, per interventi realizzati tra il 7 novembre 2021 ed il 31 dicembre 2024.

Attualmente non sono cedibili gli importi messi a disposizione delle strutture che hanno presentato la domanda entro il 30 marzo 2022 perchè non erano state completate le azioni propedeutiche allo sblocco, ossia la trasmissione dei dati analitici dei beneficiari e dei relativi importi da parte del Ministero del Turismo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Ebbene, secondo Savino:

tale attività preliminare è in via di completamento e, dunque, il provvedimento che disciplina la cessione del credito sarà emanato a breve al termine della predetta attività.

Dovrebbe dunque essere pubblicato a breve il provvedimento che renderà operativa la cessione del credito, nell’attesa che venga attivata la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Resteranno ovviamente esclusi dall’opzione i potenziali beneficiari che nel frattempo hanno utilizzato il credito in compensazione.