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Mobile Advertising: boom in Italia

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 7 Febbraio 2012
Aggiornato 29 Febbraio 2012 17:42

Presentati i dati sul mercato Mobile in Italia: crescita senza precedenti per l'Advertising e predominio degli smartphone: su tutti si impone Apple, con i suoi device ed il suo sistema operativo.

inMobi ha presentato i dati relativi al mercato dell’Advertising Mobile in Italia per quanto riguarda l’ultimo trimestre 2011: cresce in maniera vertiginosa il mercato della pubblicità su smartphone con un trend di crescita che non accenna a diminuire ed un’attrazione fatale degli Italiani  per i dispositivi Apple.

Anche in Italia il mobile advertising mostra un consolidamento senza precedenti (+390% solo per quanto riguarda le impression).

Il fenomeno che desta maggiore interesse è però quello degli smartphone, la cui crescita segna +682%.

In Italia, a differenza di quanto rilevato da inMobi su scala mondiale, ella classifica delle impression, a svettare non è Android ma lo smartphone della mela. Al primo posto si posiziona infatti l’iPhone4 (13%), seguito dall’iPhone4S (11,1%) e da Blackberry (7,1%). In quarta posizione l’iPad (4,3%) e il Samsung Galaxy S II (3,7%).

Nella top five dei produttori si impone ancora una volta Apple (36%), seguita da Samsung (33%), Nokia (11%), RIM (7%) e LG (4%), con un trend decrescente rispetto al trimestre precedente.

Nel nostro Paese il sistema operativo mobile più utilizzato è ancora iOS (35,7%), seguito a ruota da Android (34,1%), mentre in terza posizione si trova Symbian (9,2%).

In Italia siamo quindi di fronte ad un mercato in grande crescita, con una penetrazione di smartphone per l’accesso ad Internet tra le più elevate in Europa; è bene pertanto che le aziende «colgano le opportunità che il mobile ha da offrire.
Il dispositivo mobile è diventato una reale commodity da cui nessuno ormai può prescindere e vediamo che, data la vicinanza del mezzo, gli utenti sono molto reattivi nei confronti del mobile advertising.
Si aprono, quindi, nuovi scenari per le aziende per poter creare campagne targetizzate con costi limitati e altissima resa».