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Taglio IRAP nella Legge di Stabilità dal 2014

di Francesca Vinciarelli

12 Novembre 2012 11:17

Il taglio IRAP dal 2014 è una possibilità concreta, come spiegato dal ministro dell'Economia Vittorio Grilli, che ha anticipato le misure per ridurre la pressione fiscale da inserire nella Legge di Stabilità.

Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha anticipato il possibile taglio IRAP dal 2014 nel più vasto quadro degli emendamenti alla Legge di Stabilità, i cui relatori hanno presentato misure per la riduzione delle tasse attingendo agli incassi provenienti dalla lotta all’evasione fiscale:

=> Leggi i nuovi tagli alle tasse nel Ddl Stabilità

La possibile riduzione del cuneo fiscale potrà però essere quantificata solo nel 2013, quando il DEF – Documento di Economia e Finanza elaborato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (leggi il DEF 2012), rivelerà il maggiore gettito entrato nelle Casse dello Stato derivante dalle misure anti evasione intraprese dal Governo.

Queste risorse andranno a finanziare il “fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale” di famiglie e imprese.

In occasione del Forum dei Giovani di Confcommercio di Venezia (leggi tutto), il ministro Grilli ha dunque rivelato che una delle possibilità allo studio del Governo è quella di strutturare interventi di riduzione IRAP a partire dal 2014:

=> Consulta tutte le misure sull’IRAP

«Nella Legge di Stabilità – ha dichiarato il ministro – c’è più di una dimensione entro la quale ridurre le tasse. Ci sono più assi: il primo è il contenimento dell’IVA, l’aumento della produttività, l’aumento dei redditi delle famiglie in condizioni economiche meno fortunate. Ma la coperta è corta e non si riesce a fare tutto nelle dimensioni che vorremmo».

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Tuttavia il margine per dire definitivamente addio all’aumento IVA secondo Grilli sarebbe davvero minimo, «mi piacerebbe dire che il peggio è passato ma non lo posso dire. Posso però dire che siamo sulla strada giusta».

La priorità, ribadisce ancora una volta il ministro è di «raggiungere il pareggio di bilancio senza se e senza ma».