Esodati: dal Governo una sesta salvaguardia

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 2 Luglio 2014
Aggiornato 9 Luglio 2014 10:00

L'emendamento al Progetto di legge “224 e collegati” che prevede una sesta salvaguardia per gli esodati, in attesa della soluzione definitiva.

Per gli esodati, ovvero i lavoratori penalizzati dalla Riforma delle Pensioni Fornero e rimasti senza pensione né stipendio, si preannuncia l’arrivo di una sesta salvaguardia: in Aula alla Camera è attualmente all’esame un emendamento del Governo al Progetto di legge “224 e collegati”.

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Progetto di legge

Dopo lo scadere dei termini per la presentazione delle domande di accesso alla quinta salvaguardia, fissato al 16 giugno, il 23 giugno la Commissione Lavoro alla Camera ha dato il via alla discussione (con tempi contingentati) del Progetto di legge “224 e collegati” che mette insieme i vari progetti depositati nei mesi scorsi alla Camera con l’obiettivo di trovare finalmente una soluzione definitiva al problema degli esodati.

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Sesta salvaguardia

L’emendamento bipartisan depositato, come annunciato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, prevede lo slittamento a gennaio 2016, invece di gennaio 2015, dei termini per il riconoscimento di tutti i profili di tutela aperti. Viene inoltre previsto l’ampliamento della platea di salvaguardati anche ai lavoratori esodati a causa della cessazione di un rapporto di lavoro a tempo determinato. In questo modo la sesta salvaguardia dovrebbe vedere coinvolti  32.100 lavoratori esodati. Le risorse per la sesta salvaguardia sembrano essere state individuate tra i precedenti fondi stanziati e in parte non utilizzati dalle precedenti salvaguardie. Dunque in realtà le risorse individuate dal governo riguardano 8 mila esodati, arrivando a 170 mila salvaguardati complessivi, mentre per gli 24 mila le risorse erano già state stanziate ma non sono state utilizzate.