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Sgravi assunzione, come calcolare il tetto mensile

di Barbara Weisz

Pubblicato 6 Febbraio 2015
Aggiornato 13 Febbraio 2015 10:06

Assunzioni agevolate: le istruzioni INPS sulla misura massima annuale degli sgravi contributivi su contratti a tempo indeterminato 2015.

C’è un chiarimento importante dell’INPS per le imprese che intendono fruire degli sgravi assunzione previsti dalla Legge di Stabilità per i contratti a tempo indeterminato effettuati nel 2015: l’incentivo, la cui misura massima come noto è pari a 8.060 euro all’anno, ha una soglia mensile pari a 671,66 euro. La precisazione è contenuta nella circolare INPS 17/2015 che contiene tutte le regole applicative per l’esonero contributivo per le nuove assunzioni agevolate con contratto di lavoro a tempo indeterminato contenuto nei commi 118 e seguenti della Legge 190/2014.

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Sgravio contributivo

Nel capitolo relativo alla misura dello sgravio assunzioni, l’INPS prima sottolinea che l’esonero non può comunque essere superiore alla misura massima di 8.060 euro su base annua, poi specifica che per «agevolare l’applicazione dell’incentivo, la soglia massimo di esonero contributivo è riferita al periodo di paga mensile ed è pari a euro 671,66». Nel caso in cui il rapporto di lavoro venga instaurato oppure risolto nel corso del mese, bisogna riproporzionare il tetto calcolando un esonero di 22,08 euro per ogni giorno di fruizione.

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Si ricorda che l’esenzione riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con l’esclusione di premi INAIL, contributo al “fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto» (articolo 2120 del codice civile), e contributi ai fondi di cui all’articolo 3, commi 3, 14 e 19, della legge n. 92/2012 (la riforma del Lavoro Fornero). L’esonero contributo riguarda le assunzioni effettuate dall’1 gennaio al 31 dicembre 2015, e dura per tre anni.

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Sul piano operativo, lo sgravio contributivo si applica quindi fino al limite della soglia mensile indicate (che è un dodicesimo di quella annuale) e bisogna fare gli opportuni adeguamenti in caso di lavoro part-time o ripartito. L’azienda può anche superare la soglia per alcuni mesi, sempre restando nel limite degli 8060 euro annui. Esempio: assunzione effettuata in settembre 2015, con un importo dei contributi a carico del datore di lavoro pari a 500 euro mensili per i primi tre mesi, che nel corso del quarto mese (dicembre), sale a 900 euro. In questo caso, il datore di lavoro può comunque fruire dell’esonero per l’intero ammontare dei contributi previdenziali del quarto mese, perché l’eccedenza (pari a 228,34 euro, ovvero 900 – 671,66) è inferiore rispetto all’importo dello sgravio contributivo non fruito nei tre mesi precedenti (che è di 514,98 euro = 171,66 x 3).

Assunzioni agevolate

Ricordiamo in estrema sintesi le principali caratteristiche degli sgravi assunzione con contratti a tempo indeterminato nel 2015: riguarda tutti i datori di lavoro privati (quindi, non solo le imprese, ma anche i professionisti), ci sono regole specifiche per il settore agricolo, il contratto deve essere a tempo indeterminato ma sono esclusi l’apprendistato e i contratti di lavoro domestico.

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Ci sono una serie di requisiti da rispettare: nei sei mesi precedenti l’assunzione il lavoratore non deve essere stato occupato a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro, e nei tre mesi precedenti l’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2’15 (quindi, da ottobre a dicembre 2014), il lavoratore non deve aver avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro che richiede il beneficio o con società controllate o collegate. (Fonte: circolare INPS 17/2015)