Colleghi serpenti

di Paolo Iasevoli

Pubblicato 19 Febbraio 2008
Aggiornato 8 Febbraio 2023 16:42

La convivenza non è mai facile, specie quando ci si trova a dover condividere buona parte della giornata con persone dalle quali normalmente vi sareste tenuti tranquillamente alla larga.

Ma in ufficio è necessario scendere a compromessi per rendere il più piacevole possibile il lavoro ed evitare tensioni dannose.

Per conoscere la vostra opinione abbiamo proposto un apposito sondaggio (che trovate anche in home-page) su quelle che sono le cause di conflitto più diffuse nei luoghi di lavoro. Vediamo di analizzarle meglio insieme, cogliendo l’occasione per corredare la vostra scelta con un giudizio più approfondito… e magari per suggerire qualche soluzione!

  1. Competizione.
    Inutile negarlo, la carriera è al primo posto tra le priorità  di ogni lavoratore e, quando le ambizioni personali di due o più colleghi confliggono, rischiano di rovinare anche quelle preziose relazioni di amicizia che si instaurano in ufficio. Ma la gara per arrivare più in alto può essere anche una sana competizione, a patto però che i giocatori siano leali e che riescano a mettere da parte invidia e scorrettezze concentrandosi unicamente sulla propria corsa, lasciando che gli altri facciano lo stesso.
  2. Ferie.
    Avete prenotato il viaggio che sognavate da una vita ma il vostro collega ha scelto il vostro stesso periodo per andare in vacanza? Una situazione apparentemente irrisolvibile se nessuno cede di un millimetro. Del resto non è facile rimandare la partenza di qualche giorno, specie quando la vacanza è pianificata (e prenotata) da mesi. Una soluzione potrebbe essere confrontarsi con i propri compagni di lavoro prima di fare scelte definitive.
  3. Ordine, ordine, ordine.
    Condividere lo spazio con colleghi disordinati è davvero poco piacevole. Se il vostro vicino di scrivania lascia fogli ovunque e vi ruba sistematicamente le penne, rischia di innescarsi una lunga e logorante guerra quotidiana. L’unica soluzione per sconfiggere i disordinati recidivi è quella di delimitare chiaramente il proprio “spazio vitale”, e magari consigliare al vostro vicino di ridurre l’utilizzo di fogli e post-it in favore di più pratici (e meno invadenti) strumenti digitali.
  4. Pettegolezzi.
    Oltre che fastidiosi, i colleghi “chiacchieroni” possono anche diventare dannosi quando i rumors raggiungono i vostri superiori e rischiano di mettervi in cattiva luce. In questo caso una buona idea potrebbe essere limitare al minimo i rapporti con gli amanti del gossip e fare un po’ di “contro-informazione” per contrastare la loro pubblicità  negativa.
  5. Rumori.
    Difficile concentrarsi quando il telefono (spesso il cellulare personale) squilla in continuazione e i colleghi hanno la sgradevole abitudine di parlare ad alta voce. Un open space può trasformarsi facilmente in una bolgia. Se proprio non riuscite a farvi sentire, procuratevi un lettore mp3 e sostituite il fastidioso brusio con una bella canzone.
  6. Temperatura.
    Troppo caldo, troppo freddo? Anche i gradi da impostare sul condizionatore possono essere forieri di accese discussioni. Il problema è che in questo caso non è corretto far vincere la maggioranza, costringendo l’unico collega freddoloso a lavorare in cappotto e sciarpa per non beccarsi un raffreddore. Basta regolarsi e indossare abiti più leggeri.