Aruba apre le porte alle aziende: affidabilità made in Italy

di Anna Fabi

26 Settembre 2013 08:50

I data center Aruba si svelano ad aziende e utenti: spot tv e visite guidate per toccarne con mano sicurezza, efficienza ed innovazione.

Siti web, Hosting professionale, Email, PEC, Cloud Computing… tutto ciò che serve alle PMI per le comunicazioni digitali e la gestione remota dei dati di lavoro lo offre Aruba, provider leader di servizi Internet (scopri l’offerta Aruba). E, per spiegare concretamente come, dove e perché, l’azienda italiana apre le porte del suo più moderno data center.

Data Center Aruba

Per voce dei suoi stessi tecnici, Aruba svela i segreti di questa struttura avveniristica, certificata Tier IV a livello internazionale in quanto a massima affidabilità. Il data center green – alimentato ad energia verde (100% Energia da fonti rinnovabili) fornita dal Consorzio Romagna Energia – è localizzato ad Arezzo, garantendo ai clienti la localizzazione in Italia di tutti i dati dei clienti, con le conseguenti garanzie normative in termini di protezione dei dati sensibili.

Porte aperte

Tutto questo spiegato in un interessante spot TV da 15 secondi. Per le aziende interessate ad approfondire prima di affidarsi ai servizi Aruba, è possibile sapere di più sulle caratteristiche tecniche dei suoi data center grazie al nuovo sito Datacenter.aruba.it,  attraverso il quale è anche possibile prenotare una visita guidata.

I punti di forza

“Abbiamo cercato di tradurre in immagini la sicurezza e la professionalità proprie dei servizi che offriamo. – ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A. –  Lo scopo è svelare agli utenti dove si trovano i siti web, l’hosting, i server e il Cloud, chiarendo che si tratta di strutture di ultima generazione, affidabili e sicure e soprattutto localizzate in Italia. Questo è un aspetto da non sottovalutare visto che spesso, salvando dei dati su internet, non si ha la consapevolezza di dove siano localizzati, se in Italia o all’estero, con tutto ciò che ne consegue in termini di tutela e privacy.”

Lo spot