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Certilogo: autenticazione prodotti in dogana

di Filippo Vendrame

Pubblicato 24 Luglio 2014
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:45

Certilogo, azienda italiana che – attraverso un app mobile o un servizio desktop – offre un avanzato sistema anti-contraffazione per preservare l’autenticità dei prodotti di marca, è entrata nel progetto IPM (Interface Public Members) del WCO. Si tratta del servizio utilizzato dagli ufficiali di dogana per verificare i prodotti in transito alle frontiere. In virtù di questo ingresso, oltre 75 dogane e migliaia di ufficiali potranno verificare con pochi click l’autenticità dei prodotti dotati di Codice Certilogo che varcano i confini di Stato.

Il processo di autenticazione dei prodotti in dogana avviene seguendo pochi semplici passaggi che prevedono la collaborazione tra personale di dogana e intelligence di Certilogo. L’ufficiale rileva il codice applicato su ciascun prodotto con il proprio device, avviando il processo di verifica dell’autenticità del marchio. A questo punto IPM si interfaccia con il servizio Certilogo che, utilizzando il proprio motore semantico “rules based”, fornisce una chiara risposta relativamente all’autenticità del prodotto.

Sono numerosi i brand di prestigio che hanno deciso di aderire alla campagna anti-contraffazione di Certilogo; tra i più importanti Giuseppe Zanotti Design, Versace, Stone Island, Colmar, Blumarine, MBT, Add e Museum. Grazie ad un sofisticato servizio di verifica dell’autenticità, questi marchi offrono ai propri consumatori la possibilità di conoscere se il proprio prodotto è autentico, sia in fase d’acquisto che post vendita, sia in store che su Internet.

Dal lancio del servizio la piattaforma Certilogo ha ricevuto infatti oltre 650.000 richieste di verifica da oltre 150 Paesi tramite il sito www.certilogo.com o attraverso l’App mobile dedicata.