Nokia rilancia e accusa Apple di aver violato una nuova serie di brevetti

di Emanuele Menietti

Pubblicato 5 Gennaio 2010
Aggiornato 24 Febbraio 2018 09:56

Nokia ha da poco confermato di aver depositato una nuova causa legale contro Cupertino. Apple è accusata di aver violato una decina di brevetti Nokia nei propri iPhone, iPod e Mac

Lo scontro legale tra Apple e Nokia non sembra conoscere tregua. Ad alcuni mesi di distanza dalle prime schermaglie legate ad alcuni brevetti, la società finlandese ha da poco confermato di aver depositato una nuova causa negli Stati Uniti contro Cupertino. L’azienda della mela morsicata è accusata di aver violato dieci brevetti Nokia in alcuni dei propri prodotti di punta come gli iPhone e i MacBook.

La nuova causa legale è stata presentata presso la Corte Distrettuale statunitense del District of Delaware e potrebbe allungare i tempi della battaglia legale tra le due società. L’iniziativa giunge a circa tre mesi di distanza da un’altra causa intentata sempre da Nokia contro Apple per la violazione di una decina di brevetti. All’epoca la società di Cupertino era stata accusata di aver utilizzato alcune tecnologie implementate e registrate dal celebre produttore europeo di telefoni cellulari nel proprio iPhone. Tra i brevetti che sarebbero stati violati spicca una soluzione per il trasferimento dati via wireless, una funzione fondamentale per gli iPhone che consentono di effettuare i download dall’App Store e dall’iTunes Store per ottenere applicazioni, brani musicali e video.

A poche settimane di distanza, Apple aveva messo in campo una controaccusa, dichiarando di aver sostanzialmente subito il furto di 13 brevetti da parte di Nokia. «Le altre società devono competere con noi inventando le loro tecnologie, non copiandole della nostre» aveva dichiarato durante lo scorso mese di dicembre Bruce Sewell, General Counsel per Apple, motivando la scelta della società di procedere contro Nokia.

In seguito alla risposta aggressiva di Cupertino tesa a difendere il proprio operato, i responsabili di Nokia hanno da poco deciso di alzare ulteriormente la posta in gioco dando vita a una nuova causa legale. L’iniziativa ricalca i recenti reclami presentati dalla società finlandese alla United States International Trade Commission per la violazione di alcuni propri brevetti negli iPhone, negli iPod e in alcune tipologie di computer Mac.

Apple è accusata di aver utilizzato senza i dovuti permessi un sistema per la gestione del voltaggio implementato da Nokia negli iPhone 3G e negli iPhone 3GS. La società della mela avrebbe inoltre violato un brevetto sull’assemblaggio di alcuni componenti come antenna e altoparlante nei propri smartphone e avrebbe illecitamente adottato un sistema brevettato per trasformare in collegamento un dato elemento presente in un messaggio elettronico (ad esempio, un numero di telefono contenuto nel testo di una email che può essere selezionato per effettuare direttamente una chiamata).

Nokia accusa, inoltre, Apple di aver violato alcuni brevetti nell’implementazione della celebre click-wheel che consente di scorrere i contenuti e aggiustare il volume in alcune serie degli iPod. Infine, secondo la società finlandese, tutti i dispositivi di Cupertino dotati di videocamera violerebbero un altro brevetto registrato da Nokia per combinare le funzionalità di una videocamera su un solo chip.

Stando alle prime stime degli esperti, il processo di verifica delle reciproche accuse lanciate dalle due società richiederà almeno un anno di lavoro. La battaglia legale tra Nokia e Apple potrebbe dunque protrarsi a lungo, salvo le due società non decidano nel corso dei prossimi mesi di trovare un accordo per porre fine al confronto in tempi brevi. I due soggetti sono del resto impegnati in una quotidiana lotta per la supremazia dei rispettivi smartphone.

Grazie alle numerose funzionalità e a un ecosistema semplice e accessibile, Apple ha conquistato importanti fette di mercato con il proprio iPhone, mentre Nokia ha registrato un progressivo declino a causa di una offerta ancora poco efficace sul fronte dei servizi e della distribuzione delle applicazioni. La battaglia legale tra le due società si muove dunque sullo sfondo di un confronto molto più ampio che segnerà profondamente il comparto degli smartphone nel corso dei prossimi tempi.