L’Rfid è entrato in azienda

di Alessandra Gualtieri

24 Aprile 2009 17:15

L'esperienza italiana nel settore Rfid sta compiendo passi importanti: oltre la sperimentazione, i casi di successo in azienda. Il punto al convegno di Milano

Quali risultati applicativi ha portato la sperimentazione della tecnologia Epc/Rfid nelle aziende italiane? A fare il punto sullo stato dell’arte e sulla diffusione delle soluzioni di identificazione a radiofrequenza negli ambienti produttivi e professionali, è stata l’associazione di settore Indicod-Ecr.

A fornire l’occasione, il convegno milanese “Oltre la sperimentazione. L’Rfid entra in azienda: l’esperienza italiana“, nel corso del quale sono stati presentati i dati sui progetti pilota nelle imprese italiane.

Le applicazioni Rfid nella supply chain sono oggi prerogativa di numerosi settori, GDO e Largo Consumo, Asset Management, Alimentare, Tessile e Moda, Elettronica di Consumo e ICT.

Da quanto emerso dai Report sulla sperimentazione, i successi ottenuti sono pronti per tradursi in realtà consolidata: Secondo Bruno Aceto, direttore Indicod-Ecr, «i progressi sono promettenti e consentono di avviare il passo successivo, ovvero l’applicazione reale nelle attività delle imprese».

I vantaggi? dalla immediata «forza delle informazioni» lungo tutta la filiera si traggono benefici molteplici in termini di efficienza produttiva e tempestività nel time-to-merket.

In particolare, a Milano si è discusso di dispositivi per identificazione e tracciabilità di prodotti e merci basati su Epc (Electronic Product Code) – standard GS1 per la radiofrequenza – e di EPCglobal network, ossia la rete globale per l’accesso e lo scambio delle informazioni immagazzinate.

Il cuore vivo della sperimentazione Epc ha cominciato a battere nel 2007, quando Indicod-Ecr, School of Management del Politecnico di Milano, HP e Telecom Italia hanno promosso la nascita dell’Epc Lab per testare l’applicabilità Rfid/Epc sulle diverse merceologie, fasi logistiche e processi di filiera.

Gli esiti positiviti della sperimentazione si sono così tradotti e rispecchiati in risultati di business. «I modelli di redditività danno chiara evidenza dei vantaggi ottenibili», ha sottolineato Alessandro Perego, professore di Logistica e Supply Chain Management al Politecnico di Milano.

Nei progetti di filiera, i costo di produzione (attrezzature, etichette, ecc.) si ammortizzano grazie ai benefici economici, nonchè qualitativi e persino di sicurezza.