La PA verso il Cloud Computing

di Paolo Iasevoli

18 Novembre 2009 09:00

Le nuove tecnologie informatiche come il cloud computing possono diventare soluzioni eccellenti nelle mani delle PA in grado di usarle. Cerchiamo di capire come con Giorgio Valtolina, amministratore delegato e fondatore di Scube NewMedia

Scube NewMedia fornisce da oltre 10 anni soluzioni professionali per le aziende. Come sono cambiate le esigenze dei vostri clienti in questo decennio?

Per tutti i nostri clienti ? sia del settore privato sia di quello pubblico ? abbiamo assistito a una crescita sensibile della domanda di soluzioni e servizi Internet. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, la richiesta attualmente prevalente è legata ai servizi digitali al cittadino.

Quali sono le maggiori differenze che avete riscontrato tra imprese private e pubbliche?

Attualmente, non vediamo grandissimi differenze di approccio alla tecnologia tra imprese private e pubbliche. Anche all’interno della PA la spinta verso l’innovazione è fortissima. Naturalmente le organizzazioni pubbliche hanno poi dei vincoli diversi da quelli delle imprese private che, ad esempio nel caso delle soluzioni di cloud computing, possono richiedere tempi di adozione più lunghi. Per quanto riguarda invece soluzioni come quelle di geolocalizzazione basate su Maps o di searching basate su Google Search Appliance, l’interesse e l’adozione sono alti nella PA come nelle imprese private.

A quali esigenze specifiche della Pubblica Amministrazione rispondono le vostre soluzioni? Il cloud computing è tra i fenomeni informatici più importanti del momento. Può spiegarci di cosa si tratta?

Con il termine cloud computing si intende un insieme di tecnologie informatiche che permettono l’utilizzo di risorse hardware o software residenti in remoto e accessibili dall’utente tramite la rete Internet. Il primo fattore che spinge verso il cloud computing è dato dai risparmi che questo modello consente. Considerando il livello di sviluppo di Internet, infatti, non è più sostenibile che l’80% del budget IT sia destinato alla gestione e manutenzione dei sistemi esistenti, stornando tra l’altro risorse tecniche che potrebbero essere più utilmente dedicate allo sviluppo di progetti innovativi e funzionali alla crescita del business o, nel caso della PA, allo sviluppo di migliori servizi al cittadino. Come è successo con l’elettricità, dove a un certo punto è diventato molto più conveniente utilizzare energia prodotta e distribuita da terzi piuttosto che produrla con una propria centrale elettrica, allo stesso modo sta diventando più semplice e conveniente utilizzare i sistemi web e le applicazioni IT erogati da soggetti specializzati sotto forma di servizio piuttosto che costruirsi ingenti e dispendiose infrastrutture e realizzare internamente applicazioni che hanno elevati costi di implementazione e manutenzione. La tecnologia che consente di passare al cloud computing oggi c’è ed è affidabile e sicura. A questo punto è più un problema culturale che tecnico decidere di abbracciarla. Anche l’affidare i propri risparmi alle banche ha creato inizialmente qualche diffidenza, ma quando i vantaggi rispetto al mantenerli “sotto il materasso” sono risultati evidenti, scegliere le banche è diventato ovvio e naturale. “Computing is turning into utility”, questo è il nostro motto perché siamo convinti che anche l’IT può diventare una utility da utilizzare quando serve e quanta ne serve. Le nostre soluzioni ? di cloud computing, geolocalizzazione o search ? rispondono molto bene a particolari esigenze della PA. Le soluzioni di collaborazione e comunicazione basate su Google Apps, ad esempio, possono consentire l’estensione a basso costo della posta elettronica alle entità locali (Comuni, enti dislocati sul territorio, ecc.). Le soluzioni di geolocalizzazione basate su Maps sono invece utilissime per offrire ai cittadini nuove modalità di interazione con le informazioni presenti sui siti web delle PA. Vedi ad esempio il caso di Provincia di Milano. Con la soluzione di search GSA di Google, invece, entità come la regione Valle d’Aosta, consentono ai visitatori del loro sito di reperire istantaneamente e con precisione le informazioni ricercate all’interno della quantità sterminata di contenuti presenti sul portale.

Come stanno reagendo le imprese pubbliche alle soluzioni di cloud computing?

In un’epoca di ristrutturazioni e di attenzione ai costi lo sguardo ad applicazioni in Cloud Computing e sempre più attento. In Italia siamo ancora agli inizi e il Software as a Service, cioè la fruizione di applicazioni tramite il Web, non è ancora un servizio di massa. Ma, come dicevo, è più una questione culturale, che prevede un nuovo approccio ai servizi e alla “circolazione” delle informazioni al di fuori della propria organizzazione.