Questa settimana sarà presentato al presidente del consiglio il rapporto “Opzioni di politica industriale per la banda larga” di Francesco Caio. Consegnato al governo la settimana scorsa, il documento contiene alcune soluzioni per sullo sviluppo della connettività nel nostro Paese.
La prima ipotesi riguarda la creazione di una rete di tipo Ftth (fiber to the home), in parte in fibra ottica e in parte in rame, per coprire circa cento città, per arrivare al 50% delle case italiane. Questa soluzione implicherebbe la possibilità di scorporo delle rete fissa di Telecom Italia.
La seconda ipotesi prevede una copertura del 25% delle abitazioni con una rete in fibra di nuova generazione e la terza soluzione promuove invece la nascita di reti locali per la copertura di 10-15 città, grazie a partnership tra Telecom Italia e privati, con un investimento pubblico limitato.
La prima strategia ipotizzata da Caio pare non aver riscosso i favori del Governo che ha già fatto sapere attraverso le dichiarazioni del ministro delle attività produttive Claudio Scajola di non volere adottare manovre in contrasto con Telecom Italia. Da tempo si sta infatti lavorando con il Garante delle comunicazioni per realizzare un sistema che garantisca parità di accesso alla rete tra i vari operatori, senza dover escludere l’ex monopolista .