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Attenzione con il file-sharing: qualcuno vi guarda

di Stefano Besana

Pubblicato 16 Giugno 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

Torrent Freak riporta una notizia che avviserebbe di un possibile “spionaggio” attraverso le reti P2P: in parole povere si tratterebbe di monitorare l’attività di ogni singolo utente della rete.

Saremmo tutti sotto stretto controllo delle autorità e non solo, i nostri PC sarebbero costantemente spiati e visibili. Le reti P2P e il “file sharing” poi sarebbero proprio nell’occhio del ciclone. Lo studio sull’argomento si intitola “Challenges and Directions for Monitoring P2P File Sharing Networks” ed è disponibile in formato.pdf, purtroppo solo in lingua inglese.

Lo studio, come è riportato nel link, si porta avanti da qualche anno ed è largamente documentato. Ora, che il mondo del P2P, ma quello della rete, in generale, non sia sicuro, è fuori discussione. L’anonimato in rete non esiste. Ognuno di noi è perfettamente rintracciabile dalla polizia postale in qualsiasi momento. Dotarsi di sistemi che provino a mascherare la connessione (“in primis” la navigazione via proxy) sono del tutto inefficienti, e non garantiscono mai un anonimato completo. Ora: tutto sta nel definire i termini della questione, a mio avviso.

Sappiamo di poter essere spiati, sappiamo di poter essere tracciati, di poter essere trovati e individuati. Ma quanto dobbiamo preoccuparci di tutto questo?

“L’unico computer sicuro è quello spento”, diceva così un vecchio adagio che circolava sino a qualche anno fa nella rete. Come possiamo salvarci da tutto questo?

A mio avviso si tratta di rileggere la questione, non possiamo fare molto per mantenerci invisibili, per cui non ha nemmeno molto senso perdere del tempo ed esagerare con l’inventarsi nuove tecniche e nuove strategie. Personalmente non penso nemmeno che l’essere monitorati rappresenti un grosso (o particolare) problema.

Non penso che la cosa sia particolarmente lesiva della mia privacy e non penso nemmeno di dovermi preoccupare più di tanto di questa situazione. Magari sono in errore e non comprendo i rischi che questo può comportare. Non so.

Voi come vi ponete nei confronti della questione? Che cosa ne pensate?