La digitalizzazione, anche se con qualche anno di ritardo, si è finalmente insediata nei rapporti tra imprese e Pubblica Amministrazione. In tal senso, infatti, sono stati sviluppati software e servizi telematici pubblici che agevolano l’interfacciarsi reciproco di aziende e PA.
Concepiti per trasmettere dati e informazioni in tempo reale o permetterne l’incrocio, alcuni di questi servizi informatici hanno però in parte “svilito” il proprio compito di “semplificatore”, costringendole ad adempimenti e oneri stringenti che sempre più spesso sollevano polemiche e diatribe.
In questo articolo cercheremo di approfondire, con l’unico scopo di ricavare alcuni spunti di riflessione, i servizi digitali che imprese e professionisti devono necessariamente utilizzare per gestire al meglio i rapporti con il Fisco e la Pubblica Amministrazione.
Convenzionalmente potremmo raggrupparli in tre grandi macro aree:
- adempimenti fiscali (Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio, Agenzia delle Dogane);
- adempimenti previdenziali (Inps, Inail, Agenzie del Lavoro, Centri per l’impiego);
- adempimenti informativi e autorizzativi (Camere di Commercio, Registro Imprese, Enti locali).
Adempimenti fiscali: Gerico
Gli Studi di settore consentono di determinare ricavi e compensi che, con massima probabilità, possono essere attribuiti al contribuente poiché individuano mediante analisi statistico-matematica: relazioni fra le variabili strutturali delle imprese e dei lavoratori autonomi con riferimento al settore economico di appartenenza, processi produttivi utilizzati, organizzazione, prodotti e servizi oggetto dell’attività, localizzazione geografica e altri elementi significativi.
Per determinare il posizionamento rispetto alla congruità e quindi verificare se il contribuente ha dichiarato ricavi o compensi almeno pari a quanto stimato dallo studio, si utilizza Gerico.
Anche se gli accertamenti stanno diminuendo (-30% circa tra 2008 e 2009), Gerico continua a rappresentare uno degli strumenti più criticati da imprese e professionisti. In ogni caso, rientra fra le presunzioni semplici, ragion per cui sono necessarie gravi incongruenze tra ricavi dichiarati e quelli derivanti dagli Studi per legittimare un eventuale accertamento. Ed è proprio questo che presenta importanti ripercussioni per un’eventuale difesa di fronte a un atto di accertamento.
Adempimenti previdenziali: Uniemens
I sostituti di imposta hanno obbligo di trasmettere mensilmente agli enti previdenziali i dati retributivi dei lavoratori (articolo 44 del Dl n.269/2003), per consentire il calcolo dei contributi e il corrispondente accredito della posizione individuale per l’erogazione delle prestazioni spettanti. L’Emens (denuncia mensile retributiva, con dati disaggregati per singolo lavoratore) ha segnato il primo passo verso il raggiungimento dell’obiettivo; il progetto si è via via esteso divenendo nel corso del 2009 Uniemens.
Con l’Uniemens l’INPS ha unificato i flussi mensili di Emens e DM10 (denuncia mensile contributiva con dati aggregati a livello aziendale) raccogliendo a livello individuale, per ogni lavoratore, le informazioni retributive e contributive, senza più costringere i datori di lavoro a comunicare medesime informazioni ma in tempi diversi: Dal gennaio 2010 Uniemens consente l’aggiornamento in tempo reale della posizione contributiva degli iscritti. La trasmissione della nuova denuncia unificata deve avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di competenza.
Obiettivo, eliminare a duplicazione dei dati e la necessità di verificare la congruità tra dati retributivi e contributivi; semplificare le procedure aziendali e di trasmissione dei dati. Di contro, però, il nuovo flusso individuale ha imposto alle imprese di adeguare le procedure paga alle nuove modalità di compilazione.
Adempimenti informativi e autorizzativi: Mercato Elettronico
Il Mercato Elettronico della PA è un’interessante iniziativa rivolta alle imprese italiane che vogliono avviare rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione: Accessibile online su Acquistinretepa.it, permette l’incontro tra domanda e offerta di prodotti e servizi in un vero e proprio marketplace.
Produzione e vendita di alimenti, veicoli, carburanti, lubrificanti, arredi, cancelleria, software e servizi: nel Mercato Elettronico della PA c’è spazio per qualunque tipo di impresa. La registrazione al sito è semplice: tuttavia è indispensabile essere in possesso di firma digitale, per manifestare l’autenticità dei documenti elettronici e snellire le procedure.
L’abilitazione dei fornitori avviene in relazione ad uno o più bandi aperti di abilitazione emessi da Consip per specifiche categorie merceologiche. In sostanza, le imprese in qualunque momento possono richiederne l’abilitazione. Al termine della procedura di autorizzazione sarà rilasciata all’impresa una casella di posta elettronica quale canale di comunicazione ufficiale con PA e Consip.
Una volta abilitati al Mercato Elettronico sarà possibile inserire propri prodotti e servizi o consultare quelli offerti da altri fornitori. Ogni catalogo online, costituito da una serie di articoli, rappresenta un’offerta al pubblico e pertanto è a carattere impegnativo e vincolante. Qualora le amministrazioni intendano acquistare un prodotto o servizio del catalogo, l’impresa riceverà un ordinativo tramite email.
L’amministrazione, tuttavia, potrà richiedere anche un’offerta migliorativa sui prodotti indicati in catalogo. Anche in tal caso, l’invito a partecipare ad una richiesta d’offerta verrà notificato tramite mail e conterrà le condizioni particolari di contratto, le condizioni di fornitura, eventuali requisiti o garanzie e i criteri sulla base dei quali saranno valutate le offerte.