In Basilicata la PA valorizza le persone

di Lorenzo Gennari

22 Settembre 2009 11:15

La Regione Basilicata ha lanciato un programma di rinascita culturale che mette al centro le persone, la loro cultura, il proprio stile attraverso la personalizzazione della carta multi servizi

A volte basta un piccolo accorgimento perché l’ambiente lavorativo e il clima che si instaura tra i colleghi non sia tanto diverso da quello della vita di tutti i giorni. La Regione Basilicata ha pensato quindi che occorreva un po’ di umanità in più proprio nel mondo della burocrazia.

L?iniziativa, rientrante nel progetto “Amore/Philos” coordinato dall?architetto Tomangelo Cappelli, prevede la personalizzazione dell?immagine della carta multi servizi (badge/cartellino) in dotazione ai dipendenti della Pubblica Amministrazione regionale, trasformandola in veicolo di diffusione dei valori della “Lucanitas”.

In realtà il programma di sensibilizzazione culturale, che interessa ora il Personale della Pubblica Amministrazione lucana, è molto più ampio e prevede altri interventi qualitativi finalizzati a migliorarne le condizioni e gli spazi lavorativi.

Avviato dall?ufficio Sirs e dalla posizione organizzativa Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Regione Basilicata, il programma generale “un microchip d?amore“, rivolge la sua attenzione sulla possibilità di ciascun lavoratore di esprimerne non solo i bisogni, ma anche i sogni, le passioni, le emozioni, i sentimenti nella consapevolezza che è proprio il personale con la sua presenza, la sua competenza, la sua professionalità, la sua motivazione e la sua sensibilità a rappresentare l?anima più profonda degli enti pubblici, nonché la risorsa principale e la vera ricchezza sulla quale puntare concretamente per costruire un processo diffuso di benessere.

«Per la prima volta – dichiara l?architetto Tomangelo Cappelli – la Regione Basilicata, lancia un programma di rinascenza culturale che, improntato su un nuovo umanesimo, sulla sacralità della vita e la centralità dell?essere, fonda le sue radici in quelle profonde dell?esistenza, e vuole porre in primo piano tutte le persone che lavorano all?interno degli enti pubblici, nella certezza che ne rappresentano la ricchezza principale e la risorsa più grande».