Centro anticrimine informatico, oggi l?inaugurazione

di Lorenzo Gennari

23 Giugno 2009 10:00

Oggi alle 11,30 presso il polo tuscolano del dipartimento della Pubblica Sicurezza, in via Tuscolana 1548 a Roma, verrà inaugurato il nuovo Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (C.n.a.i.p.i.c.)

Si chiama C.n.a.i.p.i.c. la struttura pensata per proteggere i centri vitali del Paese. Acqua, luce, gas, trasporto su strada, rotaia e aereo, saranno d’ora in poi al sicuro da attacchi informatici. Ci sono voluti quattro anni di preparativi, spesso ostacolati da problemi burocratici e logistici, ma ora il Centro anticrimini informatici per la protezione di infrastrutture critiche diventerà realtà con l’inaugurazione della sede di Cinecittà a Roma.

Alla cerimonia di questa mattina saranno presenti il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni e il capo della Polizia Antonio Manganelli. Interverranno inoltre i vertici delle principali società ed enti che gestiscono ed erogano, attraverso i loro sistemi informatici, i servizi strategici per lo svolgimento della vita del nostro sistema paese, quali energia, comunicazioni, trasporti, finanza.

Il C.n.a.i.p.i.c., pur essendo parte del complesso mondo della sicurezza informatica, assolverà a compiti prettamente di polizia. Le attività del centro, ha spiegato Antonello Novellino, il vice questore aggiunto della Polizia postale, consisteranno nel fornire “servizi di intelligence alle infrastrutture reputate di importanza nazionali, attraverso il monitoraggio dei siti, e la raccolta e analisi dei dati. L?obiettivo è essere presenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per portare aiuto a queste infrastrutture in caso di attacchi”.

Oggi, infatti, i servizi essenziali – come acqua, luce gas, trasporto su strada, rotaia e aereo – sono erogati attraverso reti telematiche. E un attacco informatico, di matrice criminale o terroristica, diretto a colpire un singolo nodo della rete infrastrutturale, potenzialmente è in grado di azzerare l’intero sistema paese. L’idea di un centro per la protezione delle “infrastrutture critiche” era stata introdotta per la prima volta dal decreto legge 144/2005, il cosidetto “decreto Pisanu” antiterrorismo. Quali siano le strutture critiche da proteggere è stato stabilito, nel gennaio 2008, da un decreto del ministero dell?Interno.

Nell’ambito dell?area di protezione dello C.n.a.i.p.i.c. rientreranno ministeri, agenzie ed enti che operano nei settori dei rapporti internazionali, della sicurezza, della giustizia, della difesa, della finanza, delle comunicazioni, dei trasporti, dell’energia, dell?ambiente, della salute; ma anche la Banca d’Italia e tutte le società partecipate dallo Stato, dalle regioni e dai comuni con più di 500mila abitanti che operano nelle comunicazioni, nei trasporti, nell’energia, nella salute e delle acque.