SPC, la rete telematica integrata della Pubblica Amministrazione

di Stefano Gorla

29 Aprile 2009 09:00

Considerato da anni un'infrastruttura rivoluzionaria, il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione promette una migliore efficacia dell'azione amministrativa

L’architettura tecnica dell’SPC è composta da 4 strati (layers):

  1. Infrastruttura di comunicazione (SPC-CON), che fornisce servizi di trasporto dati wired e wireless, di fonia VoIP e di sicurezza con livelli garantiti di funzionalità e qualità;
  2. SPC-COOP o SICA (Sistema di Interoperabilità e di Cooperazione Applicativa), con servizi di interoperabilità come posta elettronica e PEC, housing e hosting, gestione siti web, oltre a servizi di cooperazione applicativa che consentono lo sviluppo ed il funzionamento di applicazioni cooperanti;
  3. Modello organizzativo (Coordinamento e gestione): una Commissione di coordinamento (art.79 D.Lgs 159/2006) ha compiti di indirizzo e coordinamento, regolazione e controllo. La Commissione cura la gestione strategica del sistema, è presieduta dal Presidente del CNIPA ed è formata da 17 componenti (incluso il Presidente), scelti tra persone di comprovata professionalità ed esperienza nel settore. Segue poi il Centro di Gestione SPC (CG-SPC), preposto alla gestione delle risorse, all’erogazione di servizi di sicurezza e al monitoraggio dei fornitori;
  4. Organizzazione della Sicurezza (servizi di supporto: sicurezza, CERT, PKI, ecc.), che garantisce che gli scambi di informazioni e la cooperazione avvengano con idonei requisiti di sicurezza e riservatezza, in accordo col dettato del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD ? D.Lgs. N. 82/2005).

Come cambia la PA italiana

Il SPC (Sistema Pubblico Connettività) intende assicurare l’integrazione dei procedimenti amministrativi coinvolgenti varie parti della PA nel processo interamminstrativo volto all’erogazione del servizio pubblico finale soddisfacente alla istanza del cittadino. In questo senso l’SPC eroga esso stesso un servizio consentendo la cooperazione delle varie amministrazioni. Il diritto amministrativo specifica che il procedimento amministrativo è da intendersi come un insieme di atti susseguenti e diversi, preordinati al perseguimento del medesimo fine. Distingue poi all’interno del procedimento 4 fasi:

  1. Inizativa, che può essere su istanza dell’interessato o d’ufficio;
  2. Istruttoria, per valutare gli interessi pubblici e privati coinvolti;
  3. Decisione, che determina l’emissione di un provvedimento;
  4. Integrativa, per un controllo di leggittimità del provvedimento.

Il provvedimento che la PA adotta al termine del procedimento deve assicurare la realizzazione dei “fini pubblici” che possono riguardare la sopravvivenza stessa della società come il conseguimento di migliori condizioni di vita dei cittadini. In questo senso l’SPC è un conduttore che garantisce l’accesso alla fruizione dei servizi pubblici. La tecnologia non può certo sostituirsi alla PA, assorbendone la sua “oggettività”. La PA in senso oggettivo indica l’attività svolta dagli organi della PA (“soggettività”) nell’interesse generale della collettività. Esistono quindi due concezioni di servizio pubblico: in senso soggettivo sono servizi pubblici tutti quei servizi erogati da soggetti pubblici, in senso oggettivo sono tutte quelle attività esercitate sotto il potere direttivo di un organo pubblico, indipendentemente dal fatto che a compierle sia un soggetto pubblico o privato.