Cciaa Rieti, da febbraio solo pratiche telematiche

di Lorenzo Gennari

9 Gennaio 2009 17:00

Le novità telematiche per quanto riguarda il registro delle imprese prevedono dal 31 gennaio la trasmissione di pratiche alla CCIAA di Rieti solo se generate con software Fedra Plus 6.0

Nell’ambito del processo di armonizzazione informatica che sta coinvolgendo l?intero sistema camerale, il mondo delle associazioni e delle libere professioni, la Camera di commercio di Rieti cerca di rendere più omogenei possibili i protocolli per la trasmissione delle pratiche.

Dal prossimo 31 gennaio 2009 infatti sarà consentita la trasmissione di pratiche telematiche al registro delle imprese solo se generate con software Fedra Plus versione 6.0 e seguenti o software di mercato compatibili. Pertanto verranno inibiti gli invii di istanze, atti e documenti, con programmi che non consentano il rispetto delle procedure e della modulistica vigente.

Fedra Plus 6 è il prodotto software distribuito gratuitamente da InfoCamere per gli adempimenti relativi all’avvio d’attività, IVA, INPS e INAIL già disponibile sul sito del registro delle imprese, l’archivio ufficiale online delle camere di commercio italiane.

La CCIAA di Rieti prosegue il cammino della semplificazione avviato con la cosiddetta “Comunicazione Unica” che, da pochi mesi rende possibile aprire un’impresa direttamente via Internet inviando una singola comunicazione al registro delle imprese contenente le informazioni finora inviate ad enti diversi e con differenti modalità.

A fine agosto, la Banca Mondiale, a proposito della difficoltà di fare impresa nel mondo, relegava l’Italia al 53esimo posto e addirittura al 65esimo per quello che riguarda i tempi di apertura. Perchè i numeri delle pratiche inviate aumentino con la “comunicazione unica telematica” occorrerà che gli operatori, in primo luogo i professionisti a cui l?imprenditore si rivolge, adottino pienamente le nuove procedure rispettando gli aggiornamenti e utilizzando i canali consigliati. Per mandare in soffitta la vecchia prassi infatti non basta offrirne una più semplice, ma occorre accompagnare l’innovazione con la necessaria formazione degli operatori.