Manager: sì alla tecnologia in viaggio

di Roberto Rais

17 Luglio 2012 10:30

Una ricerca di Carlson Wagonlit Travel mostra che i manager in viaggio vorrebbero la tecnologia ovunque, mentre 8 su 10 cambierebbero lavoro.

Dalla ricerca promossa da Carlson Wagonlit Travel emerge un dato certo: i manager italiani e internazionali sono sempre più connessi in rete, anche durante le ferie o gli spostamenti. Di qui la necessità di potersi garantire un rapido e comodo accesso al web, in ogni momento e con ogni dispositivo tecnologico.

Non è un caso che i manager coinvolti nella ricerca abbiano espresso il maggior desiderio di potersi spostare a bordo di mezzi di trasporto che possano garantire una connettività in wi-fi gratuita, o ancora la possibilità di poter telefonare anche sull’aereo. Più in generale, gli intervistati ambiscono a poter vantare la fruizione di infrastrutture dedicate ai business traveller, con aeroporti “ideali” che siano attrezzati di servizi di accettazione, di imbarco e sbarco, di arrivo dedicato, senza dimenticare la possibilità di accedere a spazi relax.

Sempre in ottica di un miglior risparmio temporale, i manager desiderano anche un nuovo approccio alla sinergia tra lavoro e tempo libero, con maggiore estensione degli orari di apertura dei negozi, una più intensa diffusione di punti informativi, l’allargamento delle possibilità di web check in o un miglioramento delle connessioni ferroviarie (con navette ad hoc per chi si sposta per motivi di lavoro).

La lista dei desideri dei manager si sposta poi sul fronte alberghiero, con i dirigenti che si attendono una più spiccata presenza della tecnologia nelle stanze e nelle sale condivise delle strutture ricettive, con la possibilità di poter esser connessi con qualsiasi dispositivo nelle proprie camere, e processi automatizzati per le operazioni di check in e check out. Particolarmente ambiti sono anche gli allargamenti degli orari di servizio e di assistenza al cliente, mentre l’offerta ristorazione e quella colazione – a parziale sorpresa – risulta sempre meno importante.

Interessante è inoltre l’emergere di una rinnovata sensibilità nei confronti delle piattaforme di interscambio di opinioni e consigli con altri viaggiatori d’affari e colleghi, verso la sostenibilità aziendale.

Non tutti i desideri sopra espressi, ad ogni modo, sono diffusi in egual maniera tra i manager internazionali. Molto dipende dall’età del viaggiatore, dal ruolo e dalle dimensioni dell’azienda. Ne consegue, ad esempio, che i manager più giovani, o che lavorano nelle piccole e medie imprese, privilegiano un rapporto diretto con gli automatismi di organizzazione del viaggio; i manager più anziani o quelli delle grandi aziende delegano invece il tutto alle proprie segretarie.

Questo, almeno, per quanto riguarda i desideri. Ma dalla speranza alla realtà, la differenza è più che ampia. Non sorprende, pertanto, che una contemporanea ricerca sostenga come 6 manager italiani  su 10 affermino di esser sicuri di non ricevere alcun aumento dello stipendio, e che più di 8 su 10 desiderino cambiare lavoro o dichiarino di essere già alla ricerca di nuove opportunità.