Il lavoro che aiuta

di Francesca Vinciarelli

13 Novembre 2017 11:00

Tutto sulle categorie protette, ecco quello che bisogna sapere.

Per trovare lavoro le persone disabili e appartenenti alle categorie protette trovano supporto tramite enti pubblici, in particolare i CPI (centri per l’impiego, ex uffici di collocamento), possono monitorare l’uscita di concorsi pubblici riservati alle categorie protette e cercare opportunità di impiego online o su mezzi tradizionali.

Dipendenti disabili: cosa serve

L’obiettivo è infatti quello di tutelare anche le persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. Per iscriversi alla lista delle categorie protette e accedere a quanto previsto dalla legge 68/99 è necessario avere almeno 15 anni e non aver ancora raggiunto l’età pensionabile, essere disoccupati ed essere in possesso della certificazione di invalidità civile. Nello specifico si parla delle categorie protette disciplinato dalla legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. L’art. 1 precisa per quali categorie di lavoratori per le quali si applica la legge. Si parla di persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo che comporta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%, accertata dalle commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile. Le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33%, accertata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL). Le persone non vedenti , ossia coloro che sono colpiti da cecità assoluta o hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi. I sordomuti, ossia coloro che sono colpiti da sordità dalla nascita o prima dell’apprendimento della lingua parlata. Ed ancora gli invalidi di guerra, invalidi civili di guerra, invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla prima alla ottava categoria del T.U. sulle pensioni di guerra. Ed infine a queste categorie si aggiungono le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata ed i loro familiari.

Fonte: Shutterstock