Perché nel mondo del lavoro ci possono essere contemporaneamente tanti disoccupati e altrettanti posti vacanti? Quali sono i costi della difficoltà di far incontrare domanda e offerta? Quali sono gli effetti delle politiche sociali?
Sono le domande a cui hanno risposto Peter Diamond, Dale Mortensen e Christopher Pissarides, i tre studiosi a cui l’Accademia di Stoccolma ha appena assegnato il premio Nobel per l’economia 2010. Americani i primi due, britannico di origine cipriota il terzo, sono stati scelti «per la loro analisi dei mercati con search frictions», ricerca di attriti.
Il premio a tre esperti di teorie particolarmente rivolte al mondo del lavoro cade in un momento che vede le maggiori economie del pianeta, quella americana in primis ma anche quelle europee, alle prese con tassi di disoccupazione fra i più alti di sempre, che rappresentano uno dei fattori maggiormente problematici per la ripresa.
Diamond, 70enne, newyorchese, è sposato, ha due figli, è laureato in matematica summa cum laude a Yale e ha poi conseguito un PhD in economia al Mit (Massachussets Institute of Technologies) di Boston, ateneo in cui attualmente insegna. In aprile il presidente Obama lo aveva proposto per un posto nel board della Federal Reserve, ma in agosto il Senato ha rigettato la nomina non ritenendo l’economista (fra l’altro, maestro dell’attuale presidente della Fed Ben Bernanke) abbastanza esperto in politiche monetarie.
Mortensen, anch’egli americano di Enterprise, Oregon, 71enne, è sposato, ha una laurea e un phD in economia, insegna alla Northwestern University, nell’Illinois. Infine Pissarides, 62 anni, nato a Cipro, è docente di economia alla London School of Economics nonchè, fra le altre cariche, presidente della European Economic Association.
Il primo a pubblicare importanti risultati relativi agli studi sull’incontro fra la domanda e l’offerta fu Diamond, all’inizio degli anni ’70, che elaborò in particolare una teoria chiamata il paradosso di Diamond sul rapporto fra il monopolio e il meccanismo di formazione del prezzo. Mortensen e Pissarides applicarono poi le sue ricerche al mercato del lavoro. Il risultato degli studi dei tre scienziati ha portato a un modello chiamato DMP, dalle iniziali dei tre cognomi, che è lo strumento più utilizzato del mondo per l’analisi della disoccupazione, della formazione dei compensi, dei posti vacanti.
Fra le conclusioni più note delle loro teorie, quella secondo cui più sono alti gli stimoli all’occupazione più è alto il numero dei senza lavoro e più lungo è il periodo di ricerca di un nuovo impiego. La teoria è quindi molto utilizzata per le analisi sul welfare e sul modo di renderlo più efficiente.
I tre scienziati riceveranno i 10 milioni di corone svedesi, circa 1,5 milioni di dollari previsti dal più ambito riconoscimento scientifico internazionale. Fra l’altro, il Nobel per l’economia non è fra quelli originariamente previsti da Alfred Nobel ma è stato inserito nel 1968 per decisione della banca centrale svedese.