Giornata di attesissimi Cda quella di ieri per Telecom dove è arrivata l’ufficializzazione della volontà dell’azienda di procedere alla vendita dell’attività del settore media tra cui le emittenti MTV e La7 . Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, presieduto da Franco Bernabè, decide, nell’ambito del processo di focalizzazione sulle attività core ribadito nel Piano industriale 2012-2014 “l’avvio del processo di dismissione delle attività nel settore dei media. Tale dismissione contribuirà al conseguimento dei target di riduzione dell’indebitamento già annunciati”.
Contemporaneamente il CdA di Telecom Italia Media avvia “un’operazione di ristrutturazione societaria mediante separazione degli asset televisivi facendoli confluire in una società ad hoc”.
Il Cda di Telecom Italia ha anche esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo con ricavi che si sono attestati a “7.392 milioni di euro, con un incremento del 4,5% rispetto ai 7.073 milioni di euro del primo trimestre 2011 (+319 milioni di euro). In termini di variazione organica – si legge nel comunicato finale – i ricavi consolidati sono in aumento del 5,3% (+373 milioni di euro). L’Ebitda è pari a 2.963 milioni di euro e aumenta, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di 34 milioni di euro (+1,2%), con un’incidenza sui ricavi del 40,1% (41,4% nel primo trimestre 2011)”.
L’Ebit è risultato pari a “1.619 milioni di euro, con un incremento di 114 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2011 (+7,6%) e un’incidenza sui ricavi del 21,9% (21,3% nel primo trimestre 2011)” con un utile netto consolidato pari a “606 milioni di euro, in aumento di 57 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2011 (+10,4%)”.
Questo il commento di Franco Bernabè al termine del Cda dell’azienda: “Il mercato domestico, nonostante la complessa situazione economica, ha registrato nel primo trimestre segnali di sensibile recupero nel trend dei ricavi, mantenendo una marginalità di circa il 50%. Continua l’ottima performance dell’America Latina: Brasile e Argentina rappresentano, nel trimestre, il 38% del fatturato e il 27% dell’Ebitda del gruppo, che registra una marginalità al di sopra del 40%. Tali risultati, uniti a una crescente generazione di cassa, che avverrà principalmente nella seconda parte dell’anno, ci permettono di confermare tutti i target di fine 2012″.