Dirigenti illegittimi un problema che si trascina da anni. Sotto i riflettori i ruoli di primo piano alla testa delle Agenzia delle Entrate, delle Dogane e del territorio. Ma con la sentenza 37 della Corte Costituzionale sono stati decapitati moltissimi dirigenti, perché definite illegittime le leggi che li avevano promossi. Intorno a tutto ciò si è creata un’immensa confusione, questo perché ancora non è chiaro se tutti gli atti firmati dal 1992 ad oggi da questi dirigenti illegittimi siano validi o meno. Per questo motivo sono nati dopo la sentenza moltissimi ricorsi contro le cartelle esattoriali firmate dai dirigenti nominati dal Governo Monti senza concorso e senza titoli.
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La direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi interviene dicendo che gli atti che sono stati firmati dai dirigenti dichiarati illegittimi restano comunque validi e le notificazioni di pagamento tutte da rispettare. Ma non tutti sono d’accordo, sia i cittadini che gli esperti in materia.
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Inoltre i problemi non sono finiti il danno da riparare e anche sul fronte dell’organico, tutto ciò essenziale per riportare il funzionamento dell’ente a un regime regolare. Per risolvere questo problema l’unica soluzione è un concorso pubblico. Ma per evitare rischi di favoritismi ingiustificati, il concorso deve essere aperto non soltanto ai dipendenti già in ruolo, ma anche a tutti coloro che dall’esterno, possono avere il potenziale per svolgere il ruolo di dirigente.