Sono due stili diversi di gestire un’azienda, quello verticale, delega poco, tende a circondarsi di collaboratori accomodanti e in caso di crisi prende tutte le decisioni personalmente, a scapito della comunicazione e del confronto; quello orizzontale punta alla cooperazione, al dialogo e alla verifica dei risultati, lavora a stretto contatto con il team e punta sulla performance.
I due stili sono entrambi vincenti, se applicati nei giusti contesti aziendali. Quello verticale, basato sulla gerarchia, funzionerebbe molto bene in situazioni di mercato poco complesse, dove non c’è una grande competizione. Nel momento in cui l’esigenza è quella di contare su diversi professionisti, vuoi per l’evoluzione – e quindi aggiornamento, tecnologia ed elasticità – vuoi per la concorrenza, è necessario che queste figure vengano valorizzate e investite di una adeguata autonomia; questo prevede uno stile di leadership orizzontale.
Lo stile orizzontale prevede una maggiore condivisione delle responsabilità, maggiore circolazione di informazioni e quindi un aumento di comunicazione e un maggiore scambio di opinioni. Proprio a questo proposito, sosteneva Neale Donald Walsch, «Il vero capo non è chi ha il maggior numero di esecutori, ma colui che crea il maggior numero di capi».
Nell’immaginario collettivo il leader è colui che si trova solo in cima alla piramide; colui che comanda e non accetta né intrusioni, né consigli. Il leader verticale appunto. Nonostante questo sia tutt’ora un’immagine veritiera e possibile è anche vero che, per resistere in un mercato altamente concorrenziale, come quello attuale, è necessario stare al passo con i cambiamenti, il che significa allargare la prospettiva aziendale, avendo la capacità di saper passare da uno stile verticale ad uno orizzontale.
I top manager, infatti, sono quelli con personalità multiple, in grado di verticalizzare oppure orizzontalizzare l’intero sistema societario, quando questo necessita. Sono quelli in grado di modificare, in tempi relativamente brevi, la gestione aziendale con la propria attività, facendo sì che l’intero sistema organizzativo lo segua.