Social network, i consigli dei manager per profili professionali

di Giusy Palumbo

8 Novembre 2011 08:00

Cinque le regole da seguire per valorizzare il profilo professionale sui social network, con qualche suggerimento per i manager globetrotter.

Avere un profilo sui principali social network non basta per essere presenti sul mercato in maniera efficace: è necessario prendersene cura per renderlo professionale e competitivo. A stabilire quali siano le principali regole da seguire sono proprio i manager di social network come LinkedIn, Viadeo.com e Xing.

Per cominciare “non bisogna avere più di 150 contatti”, precisa Sabrina Mossenta, partnership manager di Viadeo.com South Europe, piattaforma dedicata agli affari e alle relazioni professionali. Non vale dunque la regola “più contatti più celebrità” ma la gestione corretta ed attenta di 150 contatti, soglia massima per non far diventare il proprio profilo una fan page . Essenziale dunque è selezionare, argomentando la propria “negazione” alla richiesta di contatto e partecipando attivamente ai forum di discussione, seconda fondamentale regola per essere efficaci.

Il bon-ton digitale del resto è la filosofia professata da Cipriano Moneta, ultimo country manager Italia del social network Xing, con lo scopo di trasferire online gli stessi comportamenti assunti off line. Il quarto punto che risulta vincente è quello di avere nel profilo una foto bella e professionale, quindi non fatta con abbigliamento o atteggiamenti “da vacanza”. Secondo Ariel Eckstein, manager director di LinkedIn Emea, l’immagine è strategica.

Importante è infine l’aggiornamento delle referenze, che deve essere costante e dettagliato.

Proprio LinkedIn, il social network che linka più di 120 milioni di professionisti, ha di recente approfondito, con un’indagine effettuata su sedici paesi del mondo, i comportamenti più irritanti negli uffici, svelando come i manager con le maggiori fobie (ad esempio il trillo delle suonerie) siano gli indiani mentre gli italiani, a sorpresa, nella classifica risultano avere meno fobie degli altri.