Che gli italiani fossero stressati dal lavoro, soprattutto le donne anche in virtù del doppio ruolo lavoratrici/mamme, è cosa ben risaputa ma che questo stress si trasferisse anche alle attività prenatalizie lascia quantomeno perplessi.
La Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con Voices from the Blogs (un sito i cui realizzatori puntano a creare un osservatorio permanente di quello che si dice su internet) ha analizzato 20.768 blog e tweet pubblicati in rete tra il 15 novembre e il 10 dicembre. Ebbene, il regalo più ambito e più agognato è risultato essere quello del viaggio (19,5%) probabilmente per evadere dal tran tran quotidiano e riposarsi in qualche località esotica. Al secondo posto ci sono i regali letterari e musicali (14,5%) seguiti da quelli dell’abbigliamento (11,9%) e dai giochi elettronici o del settore high-tech (11,8%). E c’è anche una piccolissima parte (1,5%) che chiede, però, un po’ più di “buon senso” .
Quando si passa dall’altra parte della barricata, ovvero quando si analizzano i tipi di regalo che verranno effettuati, si nota come primeggino quelli di natura “solidale” e/o ecologica (35,8%), seguiti dai libri e dagli articoli musicali (19,5%), dagli accessori di moda (15,9%) e dagli articoli gastronomici (13,2%).
Ma qual è l’aspetto più piacevole del Natale? Non c’è dubbio che la ricezione dei regali sia il momento più atteso delle festività (17,4%), seguito dal clima natalizio (15,1%), dallo scambio dei regali (15%) e dall’allestimento del presepe, delle luci e dei festoni natalizi (10,8%). Solo il 6% sottolinea che l’aspetto più piacevole del Natale e quello di essere in vacanza dalle proprie incombenze quotidiane mentre il 7,4% ne approfitta per viaggiare. Lo 0,9% fa riferimento anche alla visione del tradizionale “cinepanettone”.
Il Natale, però, è fonte di stress per il 38,7% e tra le cause scatenanti ci sono la frenetica attività della scelta e dell’acquisto dei regali (42,4%) e il clima natalizio (31,9%) che però per la maggior parte di coloro che hanno effettuato post è il secondo aspetto più importante del periodo. Altre cause di stress sono da ricercarsi dagli addobbi e dal cattivo gusto (12%), dalle canzoni di Natale (10,7%) e dallo spreco degli acquisti (2,5%).
Infine, è stato analizzato anche l’impatto della crisi economico finanziaria sulle modalità di festeggiamento del Natale: per il 27,3% dei post ci sarà una diminuzione dei regali mentre il 66,6% spiega che nonostante tutto non effettuerà un decremento nell’acquisto dei regali. E’ indeciso, infine, il 6,1%.