Come scovare il candidato nocivo

di Anna Fabi

Pubblicato 14 Aprile 2015
Aggiornato 18 Febbraio 2020 15:28

I lavoratori scorretti hanno un peso notevole sulla produttività, prima si individuano meglio è

Durante il colloquio di lavoro bisogna valutare attentamente molte cose, ma un dato troppo spesso sottovalutato, anche perché difficile da individuare, è la possibilità che il futuro dipendente sia scorretto.

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Esistono però dei segnali di allarme e delle metodologie che aiutano ad evitare di assumere la persona sbagliata. Cornerstone OnDemand si occupa proprio di fornire gli strumenti utili per svolgere colloqui volti a capire come si comporterà in futuro il candidato. L’azienda ha inoltre svolto una ricerca dal titolo Toxic Employees in the Workplace per capire l’impatto del lavoratore scorretto sul posto di lavoro.

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I dati appaiono molto interessanti perché il danno del lavoratore “tossico” si misura non solo in costi diretti ma anche in elevati costi indiretti. Appare infatti evidente come la presenza di un dipendente scorretto incida negativamente su un team di anche venti persone, aumentando il rischio di licenziamento del 54% di un lavoratore corretto, quindi fondamentale per l’azienda. Di conseguenza aumentano i costi di sostituzione, infatti l’inserimento di un singolo dipendente nocivo costa circa 12.800 dollari, mentre l’assunzione di un dipendente corretto costa all’azienda in media 4.000 dollari. Inoltre i dipendenti scorretti influenzano negativamente la produttività e aumentano lo stress degli altri lavoratori.

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Vengono inoltre indicati dei campanelli d’allarme in ambito di selezione. Diffidare di chi si proclama del tutto d’accordo con le regole aziendali, nel 33% dei casi sarà scorretto, la percentuale poi aumenta fino ad arrivare al 43% nel caso in cui il candidato si mostri troppo fiducioso delle sue competenze tecniche. Infine bassa partecipazione, scarsa affidabilità e modesto orientamento ai bisogni del cliente, sono fattori predisponenti a comportamenti scorretti.