Un giorno di lavoro pieno di scuse

di Francesca Vinciarelli

14 Ottobre 2016 10:00

Non presentarsi sul lavoro, non concludere un progetto o richiedere un permesso ecco quali e per quale motivo si dicono le bugie.

Tra i fenomeni più diffusi nel mondo del lavoro si trovano le bugie, utilizzate per i più svariati motivi.

=> Curriculum e bugie

Vengono usate per i ritardi, per i permessi, per un lavoro non completato o consegnato in ritardo. Se in alcuni casi questi atteggiamenti non recano danni particolari, in altri casi potrebbero recare dei danni all’andamento del lavoro di altri lavoratori. Alcune statistiche hanno infatti provato che la maggior parte dei lavoratori dicono bugie. In alcuni casi vengono utilizzate per l’impossibilità di essere sinceri, come quelle bugie che vengono usate per assentarsi dal lavoro o per arrivare in ritardo. Bisogna ricordare però che le conseguenze potrebbero presentarsi in qualsiasi momento, in quanto dichiarare il falso può portare anche ad un licenziamento.

=> Come individuare chi sta mentendo

Ma oltre alle bugie usate per scappare dal lavoro, sono presenti anche una grande quantità di lavoratori che usano le bugie come scusante per un lavoro completato male o completato in ritardo. Ma tutto ciò spesso è una conseguenza, alcuni lavoratori hanno una vera e propria paura che li porta a non essere sinceri, il lavoratore si trova infatti con forti difficoltà ad essere sincero. Ammettere di avere necessità di una pausa o di avere necessità di un aiuto è importante. Per questo spesso la bugia non dovrebbe essere solo colpevolizzata ma dovrebbe essere anche capita. Questo non significa che dire le bugie sia giusto, ma spesso è un campanello d’allarme verso una catena lavorativa sbagliata, che aiuta a capire eventuali mancanze e necessari miglioramenti.