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Industria 4.0: professioni, skills e trend futuri

di Anna Fabi

Pubblicato 18 Marzo 2019
Aggiornato 18 Aprile 2019 12:11

Cresce il numero delle imprese che crede nella trasformazione digitale e investe nella formazione delle risorse umane.

Mondo del lavoro sempre più influenzato da nuove tecnologie come Intelligenza Artificiale, Realtà Aumentata e Realtà Virtuale, destinate a dare vita a team di lavoro ibridi composti da uomini e risorse tech: è quanto emerge dall’ultimo Osservatorio MECSPE focus Lombardia, presentato nel corso della Milano Digital Week.

Il 43% delle PMI manifatturiere della Lombardia hanno già adottato o intendono introdurre tecnologie/processi innovativi entro il 2019. Lo scenario del lavoro è dunque destinato a modificarsi in ottica digitale.

In questo scenario, per le aziende, diventa fondamentale investire nella formazione, migliore strategia per valorizzare il capitale umano. Anche perché, a frenare l’interesse dei giovani verso il lavoro in fabbrica è l’idea che questo sia poco creativo e tecnologicamente arretrato.

Nel 2019 si punterà ancora sulle tecnologie abilitanti: sicurezza informatica (77%), connettività (50%), cloud (37%) robotica collaborativa (23%). E l’Università continua a svolgere un ruolo chiave per la ricerca di professionalità che facciano fronte alle sfide dell’Industria 4.0.

Entro il 2030, i profili specializzati più ricercati saranno figure come l’ingegnere robotico, i programmatori di intelligenze artificiali, gli specialisti dei Big Data o dell’IoT.