Giovani manager crescono

di Rosaria Di Prata

8 Luglio 2009 07:00

L'Italia registra un numero sempre maggiore di giovani che decidono di dedicarsi alla carriera del manager, una risorsa importante per il nostro paese che punta sull'innovazione e la creatività

La crisi economica sta coinvolgendo anche il settore dei giovani imprenditori che avvertono sul mercato un calo considerevole della domanda. Ovviamente ciò significa anche maggiore difficoltà economiche e difficoltà logistiche nel lasciar invariato il numero di dipendenti, perché se la produzione non arriva a dei livelli eccessivi il personale viene considerato in esubero.

Molto spesso allora le aziende tendono ad effettuare dei tagli piuttosto che degli investimenti, l’instabilità genera una certa incertezza che non offre la sicurezza dell’ampliamento dei settori. Si cerca di puntare molto sulla qualità piuttosto che sulla quantità perché il prezzo sul mercato continua a salire.

Le reazioni dei giovani spesso sono diverse: da una parte c’è l’imprenditoria giovanile che tende a rischiare cercando di intuire i movimenti positivi, dall’altra c’è un’imprenditoria che procede con molta cautela poiché magari hanno già incontrato abbastanza difficoltà nel reperire i clienti e la liquidità. Un problema in più è anche il difficile rapporto con le banche che certo non favorisce l’investimento.

Le banche concedono sempre meno prestiti alle imprese, e i giovani che hanno maggiore necessità di reperire dei fondi, si trovano in seria difficoltà. Ecco allora che si innovano e cercano nuove strategie che possano consentirli di affrontare il problema in maniera diversa. Pensiamo ad esempio all’incremento del settore pubblicitario, il target imprenditoriale giovanile punta molto sull’immagine per la positiva vendita del prodotto, cerca soluzioni alternative in grado di catturare l’attenzione del cliente, rivolgendosi anche ad un target diverso.

Quando si parla d’investimento non ci si riferisce solo in maniera esclusiva all’investimento economico ma si fa riferimento anche ad un investimento in termini di “energia”. Un punto sicuramente a favore dell’imprenditore giovanile che tende ad affrontare anche con uno spirito d’iniziativa diverso il mercato.

Il clima di generale pessimismo che si è creato non può far altro che danneggiare le iniziative dei giovani. Si tratta di una difficile congiuntura economica, come altre già vissute dal nostro paese, e poi si sa che l’economia è sempre in continua oscillazione, non si può certo pretendere che sia un fenomeno stabile, l’importante è che i sogni dei giovani possano sempre concretizzarsi in idee e in progetti realizzabili.

È un momento di “ristrutturazione” da ogni punto di vista, e l’innovazione tecnologica e informatica sta sempre più coinvolgendo il settore del manager, che si adegua a queste novità, che rendono più agevole anche il lavoro. Il giovane manager segue la tradizione ma la innova cercando di ottenere risultati più vantaggiosi e competitivi, lanciandosi quasi subito anche su un mercato estero per un confronto diverso. Si tratta di due generazioni a confronto che cercano ciascuna di ottenere dei buoni risultati, con la differenza che il giovane manager attinge dal passato ma può innovare con nuovi mezzi anche creando una nuova linea di gestione del settore stesso.