Sono stati presentati da Assintel i risultati dell’Osservatorio sulle Competenze nell’ICT 2012. Una maniera per rendersi conto dell’impatto della crisi economica sul mercato ICT dal punto di vista delle risorse umane.
Ebbene, nel 2012 si registrano meno posti fissi e più atipici (25%), un calo del potere d’acquisto, che si attesta a un meno 2,8% se si considerano gli impiegati mentre resta pressoché invariato per quel che riguarda i dirigenti, e tariffe professionali ancora al palo (-1,5%), sebbene in rallentamento rispetto ai picchi negativi del 2009 e del 2011.
Così commenta Giorgio Rapari, Presidente di Assintel: “in questo ciclo economico insistentemente negativo, la nostra maggior preoccupazione è il progressivo depauperamento di ciò che è più prezioso per le aziende ICT: i talenti e la capacità innovativa. Il contesto politico-normativo non sembra però rispondere efficacemente al nostro allarme, mediamente inefficace nel rilanciare il mercato, e ancor di più nell’agevolare e sostenere imprese ed imprenditori”.
E a proposito di quella che viene denominata “Nuova IT” (web, cloud, big data, collaboration e mobile), i tempi sembrano maturi per un’ICT interna focalizzata sui processi, che cavalchi la “Nuova IT”, in dialogo costante con i partner per essere aggiornata, che formi e valorizzi le competenze non solo tecniche ma anche legate al mondo delle soft skills.
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