Gran Bretagna e manager in rosa, le cose vanno lentamente ma inesorabilmente migliorando. Da una recente ricerca Experian continua infatti la scalata delle donne alle posizioni di maggiore responsabilità nelle imprese, con un aumento percentuale in cinque anni pari al 24%, e con una crescita, nonostante il periodo di crisi, di 240mila unità.
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Le donne inglesi trovano lo spazio maggiore nelle piccole e medie aziende. Mentre in quelle con meno di dieci dipendenti le manager sono in percentuale pari al 50%, in quelle con oltre 250 dipendenti è comunque il 40% ad avere nel suo organico un manager donna. Fra il 2007 e il 2012 il numero complessivo delle donne manager è cresciuto del 24%, contro il 15% dei pari livello maschi, mentre il numero complessivo dei manager (figure con ruoli di responsabilità, dirigenti e titolari d’impresa ) ha sfiorato i 5 milioni.
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Spesso quindi le donne inglesi si lanciano in nuove esperienze, che richiedono esperienza sia dal lato imprenditoriale che manageriale, fondando e gestendo start-up, analizzando i dati Experian. Un dato in comune con la (sicuramente molto meno dinamica) situazione italiana? I settori con i maggiori progressi sono sempre gli stessi: cura della persona, formazione, servizi creativi e a carattere sociale. Non proprio un altro pianeta quindi, anche se, come dimostrano i dati di questi ultimi cinque anni registrati nella ricerca, i progressi ci sono e si vedono, e quel famoso “tetto di cristallo” appare molto meno resistente che in passato.