La crisi potenzia l?efficienza del personale

di Teresa Barone

12 Settembre 2013 10:00

Esiste un legame tra il tasso di disoccupazione locale e l?aumento dell?efficienza dei dipendenti: uno studio americano spiega perché.

Che cosa spinge i dipendenti a lavorare e produrre di più? Secondo una recente ricerca basata sui dati del  Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti è la crisi a motivare i lavoratori più di qualsiasi altra cosa, stimolandoli a impegnarsi maggiormente.

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Nei periodi di recessione economica, quindi, i dipendenti sono in grado di aumentare il rendimento e la produttività. Lo studio ha preso in esame un campione di 23mila lavoratori attivi in diversi Stati tra il 2007 e il 2009, analizzando le loro performance e confrontandole con il passare del tempo e l’inasprirsi della crisi.

Secondo i ricercatori, inoltre, sono proprio i soggetti generalmente meno produttivi a rimboccarsi le maniche durante le avversità e può essere identificato un legame diretto tra il tasso di disoccupazione locale e l’incremento dell’impegno dei lavoratori attivi nelle aziende del posto, come afferma Christopher Stanton, uno degli autori dello studio:

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«Questa è la prova che nelle zone in cui la disoccupazione è elevata, i lavoratori stanno in qualche modo reagendo al calo della probabilità di ottenere un altro lavoro e, quindi, scelgono di lavorare di più per mantenere quello che hanno.»