Meno stressati e più produttivi, pronti a riprendere il lavoro con energia e concentrazione: ecco come la maggior parte dei lavoratori si sente dopo una sana pausa caffè, che grazie a un recente studio danese sembra scrollarsi definitivamente di dosso alcuni falsi miti.
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I ricercatori dell’Università di Copenaghen hanno infatti messo nero su bianco i benefici della pausa caffè in ufficio, in grado di rappresentare un valido alleato contro l’insorgere dello stress e un potente strumento di socializzazione.
Lo studio, pubblicato su Symbolic Interaction, illustra il potere terapico del coffee break spesso visto come occasione per perdere tempo e lavorare meno: osservando il comportamento di un campione di impiegati in sosta temporanea in prossimità della macchinetta del caffè, o in pausa al bar, si è potuta notare la formazione di piccoli gruppi di ascolto utili non solo per rafforzare le relazioni ma anche per sfogare tensioni e illustrare problemi comuni.
I risultati della ricerca hanno dimostrato un reale aumento della produttività e un miglioramento delle prestazioni lavorative, con non pochi vantaggi per le aziende come illustra l’autrice Pernille Stroebaek:
«Le pause caffè non dovrebbero essere considerate un come una perdita di produttività: queste pause hanno una certa importanza, un valore sociale e anche potenzialmente monetario per le organizzazioni. I coffee break devono essere trattati come pratiche comuni che permettono alle comunità di svilupparsi.»
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