Arriva uno strumento informatico innovativo in grado di analizzare la personalità del “capo”, verificando la sua reale abilità nel gestire un gruppo di lavoro in modo autorevole ma trasparente o, al contrario, la sua totale incapacità di farsi apprezzare dai dipendenti.
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Responsabile dell’ideazione di questa App è un team di ricercatori della Binghamton University, autore di un programma di analisi finalizzato a svelare la personalità del capo monitorando il suo linguaggio e confrontandolo con un insieme di vocaboli utilizzati per testare, ad esempio, il suo livello di egoismo o mettere in evidenza i tratti del carattere più spigolosi.
Stando a quanto annunciato da William Spangler, co-autore dello studio, il programma monitorizza l’uso di vocaboli come “io”, “me”, “mio”, “mio” e “me stesso “, ma anche espressioni che possono rivelare stati d’ansia, paura, preoccupazione riconducendo a uno stato di nevrosi di fondo. L’obiettivo finale è tracciare un identikit del capo il più fedele possibile alla realtà e fornire uno strumento utile ai vari responsabili per verificare l’impatto del loro atteggiamento sui dipendenti, soprattutto se troppo incline al “narcisismo” (come lo definiscono gli studiosi) o perfino alla psicosi.
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Per realizzare questo sofisticato programma gli studiosi hanno analizzato un campione di 1800 interviste relative a 150 Amministratori Delegati, CEO a capo di numerose aziende citate da Fortune come le migliori 100 società al mondo per cui lavorare.
