La salute e la sicurezza sul posto di lavoro sono quotidianamente messe a rischio da una serie di pessime abitudini comuni alla maggior parte dei lavoratori.
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A lanciare l’allarme un’indagine condotta dall’azienda Staples ed eseguita da OnePoll su un campione di 3.000 partecipanti, interpellati nel mese di settembre. Una ricerca che, con il fine di sensibilizzare sull’importanza di garantire la propria salute (e quella degli altri) in ambito lavorativo, mostra la diffusione di comportamenti apparentemente innocui ma in grado di nuocere alla salute.
Prima fra tutti, l’abitudine di consumare il pranzo in ufficio – direttamente sulla scrivania – è comune al 39% degli impiegati e rappresenta un pericolo per la salute, messa a repentaglio dai batteri che inevitabilmente si ingeriscono con il cibo.
Secondo gli esperti, ad esempio, sono proprio le tastiere a necessitare di una igiene molto accurata, ricettacolo di germi molto pericolosi.
Un altro “pericolo” per la salute dei lavoratori è rappresentato dalla propensione
a non restare a casa se affetti da una malattia infettiva e potenzialmente contagiosa: si comporta così il 15% degli intervistati, tuttavia le conseguenze possono essere notevoli.
«Ciò che è più evidente e preoccupante – afferma Monica Mauri, VP, Direttore HR presso Staples Europa – è che un alto numero di lavoratori senta la necessità di venire in ufficio anche in caso di malattia, cosa completamente sconsigliata. I datori di lavoro devono informare i dipendenti sull’importanza di stare a casa quando sono malati, specialmente quando sono contagiosi.»
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