Una forza lavoro diversificata e caratterizzata da un equilibrio tra i due sessi rappresenta una risorsa per le aziende, che possono contare sull’apporto di competenze, valori, stili di leadership ed esperienze differenti. Ma qual è il pensiero dei dirigenti a proposito?
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Secondo uno studio americano promosso da PricewaterhouseCoopers, il 35% della componente maschile dei vertici aziendali mostra ancora perplessità nell’identificare i possibili vantaggi della “diversità” di genere nella stanza dei bottoni, mentre la maggioranza delle donne manager presenti nei CdA intervistate (63%) non hanno dubbi a riguardo, focalizzando l’attenzione sui benefici per le prestazioni complessive dell’azienda.
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La ricerca svela anche un altro dato interessante: se i “nuovi” membri dei Consigli di Amministrazione aziendali sostengono fermamente il valore della diversità tra i sessi sul lavoro, i colleghi che occupano una posizione di responsabilità da più tempo (oltre 10 anni) non ritengono cruciale la parità di genere in ambito professionale.
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Solo per illustrare alcune percentuali emerse nel corso dell’indagine, se l’80% delle donne dirigenti ritiene che la parità tra i due sessi aumenti l’efficacia di un CdA, solo il 40% dei colleghi uomini è della medesima opinione.