La Cida (organizzazione sindacale che rappresenta gli interessi dei manager e delle alte professionalità) interviene in merito alla proposta di favorire i pensionamenti flessibili – incentivando i lavoratori più maturi ad accettare una flessibilità part-time per favorire l’ingresso di nuove risorse -, sottolineando tuttavia come l’obiettivo primario sia proprio il ricambio generazionale.
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«La permanenza di lavoratori senior – ha affermato nel corso di un’audizione alla commissione Lavoro della Camera – deve favorire il passaggio di know-how alle generazioni più giovani, agevolando le ‘staffette generazionali’ con l’ingresso di giovani preparati e competenti in ruoli di responsabilità, per trasformare il risparmio accordato alle imprese anche in un’azione di rilancio dell’occupazione e quindi dell’economia.»
Consentire l’incontro tra generazioni differenti riveste un’importanza fondamentale soprattutto per chi ricopre ruoli dirigenziali, al fine di permettere il trasferimento delle competenze manageriali dai manager ai giovani.
Secondo la Cida, inoltre:
«La dirigenza può trasformarsi in un’opportunità di sviluppo per il Paese: ci riferiamo all’opportunità di incentivare fiscalmente le somme di fine rapporto percepite dai dirigenti e da essi reinvestite in Pmi operanti in settori innovativi.»
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