Giovani, lavoratori e mammoni

di Teresa Barone

Pubblicato 7 Novembre 2016
Aggiornato 18 Aprile 2021 07:12

Aumentano i giovani, disoccupati o impegnati a tempo pieno, che scelgono di vivere con i genitori.

In Italia i dati sul lavoro giovanile mostrano un lieve calo dei disoccupati, tuttavia per alcune fasce di età (come quella compresa tra i 25 e i 34 anni), la situazione professionale non è delle migliori.

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Tenendo conto della recente ricerca Eurostat, infatti, tra il  2015 e il 2016 sono aumentati di 104mila unità i disoccupati nella fascia di età 25-34 anni e a crescere è anche la percentuale di coloro che scelgono di vivere a casa con i genitori pur avendo un lavoro.

A tal proposito, i giovani che non abbandonano il nido sono passati dal 65,4% del 2014 al 67,3% del 2015, un dato decisamente superiore alla media UE.

Sorprenderà il fatto che non si tratta esclusivamente di disoccupati, che rappresentano il 24,3% del dotale dei cosiddetti “mammoni”: il 18,8% sta ancora completando il percorso di studi e il 40,3% lavora a tempo pieno.

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Cosa frena la voglia di diventare autonomi e andare a vivere fuori dalla casa genitoriale? Senza dubbio le condizioni lavorative spesso precarie e, soprattutto, una retribuzione che non si allinea con la media del costo della vita in Italia.